Condiscepoli di Agostino

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Zenti mons. Giuseppe

Fin dall’inizio del trattato sulla Trinità, Agostino proietta la vita del credente oltre la morte nella contemplazione del volto di Dio, mistero di Amore trinitario, quale ricompensa di una vita di fede...

Agostino intraprende l’impresa di dettare il trattato sulla Trinità (De Trinitate) fin dal 399, poco dopo aver pubblicato le Confessioni, ma lo concluderà dopo il 420! La sua gente sapeva che stava affrontando la tematica della Trinità...

Il trattato sulla Trinità (De Trinitate) che è costato ad Agostino il travaglio di oltre un ventennio per la sua composizione, è forse il testo più impegnativo da leggere dopo essere stato il lavoro più oneroso per l’autore...

De Trinitate, cioè il Trattato sul Mistero della Trinità, fa parte della trilogia delle grandi opere di Agostino, assieme alle Confessioni e alla Città di Dio...

L’ultimo libro della Città di Dio Agostino lo riserva alla vita dei salvati, oltre la morte, nel mondo dei risorti. Vi dedica particolare attenzione alla risurrezione del corpo...

Educati come siamo dal Concilio Vaticano II, oggi non fa meraviglia l’idea che ogni battezzato partecipa del sacerdozio di Cristo. Ma pensare che questi erano convincimenti ben radicati fin dai tempi di Agostino può destare sorpresa...

Nel contesto delle riflessioni che offre sulla giustizia, Agostino apre uno squarcio sull’identità del popolo. Chi è un popolo?

Con la sua mente acuta, Agostino nel libro 19 della Città di Dio affronta numerose questioni, anche di carattere umano e sociale...

Nel contesto della riflessione sulla pace che caratterizza La Città di Dio, nel libro diciannovesimo Agostino precisa un fatto importante: “Questa città del cielo, mentre è esule in cammino sulla terra, accoglie cittadini da tutte le lingue” (De civitate Dei 19,17)

Essendo in atto una serie di guerre, il tema della pace oggi gode di attenzioni mediatiche particolari. Ma uno dei maestri più accreditati della pace è sicuramente Agostino...