Sono molteplici le occasioni in cui un cristiano, in quanto cittadino, è chiamato ad esprimere il proprio voto, che è sempre segno di libertà e di responsabilità civile...
Le parole che il Vescovo, mons. Giuseppe Zenti, ha consegnato alle pagine di Verona fedele per il numero pasquale
di MONS. GIUSEPPE ZENTI
Omelia del vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti pronunciata durante la Messa natalizia della notte di Natale
Che stia soffiando aria di speranza, proprio no. A livello mondiale. Predomina la paura, l’incertezza, un certo scetticismo. Un po’ tutti ci troviamo abbacchiati come dopo una bufera, anzi, dopo un uragano...
Una classe di preti memorabile, la nostra, quella del 1971. Ordinati in 21! Dal Vescovo, oggi venerabile, Giuseppe Carraro. Alcuni anche nelle proprie parrocchie. Viventi in 16
di mons. GIUSEPPE ZENTI
Se, come sostiene la fede cristiana, la Pasqua di Risurrezione è la soluzione radicale di tutti i problemi, già quella celebrata in pieno lockdown, l’anno scorso, avrebbe dovuto tirarci fuori dalla condizione di pandemia!
La speranza è la virtù che fa da traino al vivere umano. Oggi è in crisi nera. Il colpo mortale gliel’ha inferto la pandemia ad estensione mondiale. Le notizie del vaccino ormai disponibile le fanno rialzare la testa
Mentre tutti i cittadini sono sviati e distratti nelle ferie o segnati da paura per il perdurare, anzi, per il rincrudimento del Covid-19 o concentrati nelle angosce per l’occupazione, le Commissioni parlamentari lavorano assiduamente per preparare al Governo decreti legge, non solo per quanto attiene la crisi sanitaria ed economica, ma anche in materia delicatissima come quella sul gender, su cui già siamo intervenuti, con l’arrogante tentativo di equiparare ogni forma di convivenza con la famiglia istituzione
È a tutti noto il detto latino dello storico romano Tito Livio: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Che tradotto significa: mentre il senato romano era occupato in discussioni politiche, la sua città federata spagnola Sagunto veniva espugnata dal generale cartaginese Annibale...
Quest’anno la Pasqua cade proprio male. Tutti speravamo che segnasse l’apertura delle attività e, soprattutto, delle nostre chiese, nelle quali cantare il Te Deum per essere usciti dal tunnel della pandemia di Covid-19. Siamo costretti dalla realtà a viverla più da Venerdì Santo e Sabato Santo prolungati che da domenica di Risurrezione...
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