Promuovere il bene non si riduce al rispetto delle forme viventi o alla salvaguardia del paesaggio. Si realizza nella custodia e nella valorizzazione di quanto favorisce autenticamente la vita umana.
Nella Laudato si’ emerge la debolezza di classi dirigenti ormai subordinate alla potenza del denaro.
Si discute, si dibatte ma le grandi crisi internazionali e i problemi interni rimangono irrisolti
Verona Fedele riportando il contributo dell’avvocato Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco Popolare, sulla Laudato si’, mi induce da uomo della strada ad esprimere qualche considerazione, scaturita da una coinvolgente lettura dell’enciclica.
L’enciclica di papa Francesco “sulla cura della casa comune” riveste una valenza storica, non tanto per la novità del tema trattato, ma per la proposta di un’ecologia integrale (cap. IV) e il riferimento esplicito a molte risultanze scientifiche...
Il Papa come S. Francesco: mentre il mondo cristiano faceva le Crociate lui predicava l’amore per tutto il creato
Il Papa fa un accorato appello a tutti gli uomini di buona volontà perché uniscano i loro talenti per il domani delle future generazioni
«Ma è impossibile ribattere che non sia, non sia stata e non sia tornata ad essere anche finalizzata ad arricchire pochi a scapito di molti»
L’enciclica sociale di papa Francesco offre una disamina ampia e articolata dell’intero spettro dell’azione umana, collocando la questione ambientale e dello sviluppo nell’alveo di una giusta visione della persona in grado di orientare ed illuminare sull’esercizio della creatività e della libertà in campo economico e, più in generale, sull’uso che l’uomo può fare dell’enorme potere che discende dal progresso delle tecnoscienze.
La cultura dello “scarto” frutto di rapporti utilitaristici sembra possa essere superata solo con relazioni nuove nutrite di fraternità