Condiscepoli di Agostino

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Zenti mons. Giuseppe

Dopo aver tentato di evidenziare i tratti che caratterizzano l’Anno Giubilare della Misericordia, può essere utile far risuonare la sinfonia della Misericordia quale emerge dalla Parola di Dio.

Nell’Anno Giubilare della Misericordia non tutto va collocato allo stesso livello di importanza spirituale. Altro è un pellegrinaggio, altro l’attraversamento della Porta Santa, altro un’opera di misericordia, altro la Confessione, altro la celebrazione della Messa o Eucaristia...

Tutte le indicazioni contenute nella Bolla Misericordiae vultus, con cui Papa Francesco ha indetto l’Anno Giubilare, sono segno della disposizione d’animo di voler entrare nella logica di conversione propria dell’Anno Giubilare della Misericordia. Ne abbiamo già illustrato il senso e l’importanza. Vi sono tuttavia due realtà di carattere sacramentale senza le quali l’Anno della Misericordia rischierebbe di ridursi più a una larva appariscente che a una vera opportunità di conversione...

Da qualche mese a questa parte, grazie all’Anno della Misericordia, anche le opere di misericordia, corporali e spirituali, lasciate andare in disuso, e da pochissimi conosciute, sono diventate di moda. Esse sono l’espressione concreta di una fede alla prova dei fatti. Come è noto, sono quattordici: sette che riguardano il rapporto con la dimensione corporea dell’uomo e sette che esprimono l’attenzione verso la dimensione spirituale dell’uomo...

Ogni grande religione prevede e contempla nel suo orizzonte panoramico di manifestazioni religiose il pellegrinaggio. Pensiamo in particolare all’Islam, all’Induismo. Ma soprattutto alla religione ebraica, che proprio sul pellegrinaggio a Gerusalemme ha imperniato parte della sua spiritualità...

L’Anno Giubilare della Misericordia coinvolge non solo il singolo credente ma l’intera Chiesa Cattolica, dentro il cui dinamismo di conversione ha senso e valore quello del singolo. In effetti, il Giubileo è un fatto ecclesiale e non una esperienza intimistica...

Se l’Anno Giubilare della Misericordia si risolvesse e si esaurisse in qualche gesto di carattere religioso, sarebbe fallimentare. I gesti religiosi hanno senso esclusivamente in un contesto di fede, come atti che la propiziano o come sua fruttificazione...

È pur vero che nell’Anno Giubilare della Misericordia l’attenzione è proiettata fortemente sulla Misericordia di Dio: Dio è Padre misericordioso, non giudice impietoso. Tuttavia, per prendere più limpida coscienza della verità e della potenza della Misericordia, è quanto mai opportuno riflettere sul senso del peccato. Comprendendone la gravità ci è dato di scorgere meglio la grandezza della Misericordia.

Quando si affronta il tema della Misericordia di Dio e, di conseguenza, della Misericordia dei credenti ispirata a quella di Dio, vengono suscitate obiezioni a catena.
Già abbiamo considerato il problematico rapporto tra Misericordia, Giustizia e Ira di Dio...

Certo, pretendere di comprendere il mistero dell’agire di Dio sarebbe pura arroganza. Resta inevitabilmente arcano e indecifrabile per ogni uomo. Tuttavia, non restiamo esclusi dalla possibilità anche razionale di comporre in unità espressioni del suo agire che a prima vista potrebbero apparire in assoluto contrasto. Come ad esempio mettere insieme Misericordia, Giustizia e Ira di Dio, di cui la Bibbia parla continuamente? Tentiamo almeno di lumeggiare le problematiche sottese. E lo facciamo esplicitando i contenuti biblici dei tre termini. A quel punto ci accorgeremo che non solo non sono dialettici, cioè in contrasto, ma sono per così dire sinonimi. Quanto meno si richiamano.