Condiscepoli di Agostino

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Zenti mons. Giuseppe

In attesa dei risultati conclusivi del Sinodo sulla famiglia, ci permettiamo di segnalare le principali virtù connesse con una vita conforme alle esigenze del Sacramento del Matrimonio. Certo, il Sacramento in sé, che fa partecipi gli sposi cristiani del flusso di amore di Cristo per la sua Chiesa, è puro dono, assoluta gratuità...

Siamo grati al Sinodo dei Vescovi in atto per aver deciso di focalizzare il valore della famiglia ancor prima di porre a tema le questioni problematiche ad essa connesse. È un metodo estremamente condivisibile, proprio nella sua efficacia. Va osservato anzitutto il fatto che la famiglia, l’opera d’arte di Dio sulla quale Dio fa convergere l’intera creazione, va considerata esattamente dall’angolatura della sua prospettiva....

Quello del Sinodo dei Vescovi è sempre un grande evento per la Chiesa. Trattandosi però di un Sinodo che è chiamato a focalizzare il valore della famiglia, oggi messa culturalmente in profonda crisi, sui parametri della creazione da parte di Dio e della redenzione operata da Cristo, non c’è dubbio che esso ha una singolare e straordinaria importanza...

Come si è visto nell’articolo precedente, l’ecologia viene messa in crisi dalla tecnoscienza idolatrata. Ma il Papa nella sua enciclica Laudato si’ è convinto che anche una certa cultura sull’uomo abbia una notevole ricaduta sulla crisi dell’ecologia. Si tratta del fenomeno culturale che l’enciclica definisce “antropocentrismo”...

Il capitolo terzo dell’enciclica Laudato si’ porta come titolo “La radice umana della crisi ecologica”. Fondamentalmente vengono individuate e analizzate due radici velenose: il cattivo uso della tecnoscienza e l’antropologismo, cioè l’assolutizzazione della centralità dell’uomo, senza tenere sull’orizzonte Dio...

“Oggi, credenti e non credenti sono d’accordo sul fatto che la terra è essenzialmente eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti” (93). Non c’è dubbio che una tale affermazione dell’enciclica Laudato si’ ha dell’audacia, in quanto esprime sì un desiderio e un auspicio ma, purtroppo, non trova ampia attuazione nella realtà. “Regola d’oro” definisce l’enciclica, sempre nel presente significativo paragrafo “il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni” (Ivi).

L’enciclica Laudato si’, mentre giustamente esalta la grandezza dell’uomo, vertice del creato, immagine e somiglianza di Dio, non intende sminuire il valore di ogni opera della creazione: “Ogni creatura ha una sua funzione e nessuna è superflua. Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (84).

Premessa la precisazione che creazione non corrisponde in tutto, nelle profondità del loro senso, a natura, in quanto creazione rimanda al Creatore, mentre natura non vi rimanda, almeno in prima battuta, l’enciclica focalizza l’argomento della creazione su un versetto salmodico: “Dalla parola del Signore furono fatti i cieli” (77). Come creature, tutte le cose sono destinatarie dell’amore di Dio, “oggetto della tenerezza del Padre, che assegna loro un posto nel mondo” (77), perché, al dire di Dante, Lui è “l’amor che move il sole e l’altre stelle” (ivi).

Papa Francesco dedica il secondo capitolo dell’enciclica Laudato si’ (nn. 62-100) all’apporto che la Parola di Dio offre al fine della salvaguardia del creato. Offre una luce singolare di comprensione e di sollecitazione alla sua valorizzazione e al suo rispetto che la ragione da sola non è in grado di attivare...