Condiscepoli di Agostino

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Zenti mons. Giuseppe

Siamo in dirittura di arrivo rispetto alla conclusione dell’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Secondo il Papa, la teologia, avvolta dal clima di contemplazione che comunque le confà, ci ricorda che “l’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto...

“La cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione” (Ls 228). Il Papa si appella al Vangelo del lieto annuncio di Gesù che Dio è Padre di tutti e riafferma il suo convincimento che “l’amore fraterno può solo essere gratuito, non può mai essere un compenso per ciò che un altro realizza, né un anticipo per quanto speriamo che faccia” (ivi). Dunque solo il senso della gratuità denota l’autenticità dell’amore, persino nei confronti del nemico, a maggior ragione nei confronti della natura “il vento, il sole o le nubi, benché non si sottomettano al nostro controllo” (ivi).

“La spiritualità cristiana propone un modello alternativo di intendere la qualità della vita, e incoraggia uno stile profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo” (Ls 222)..

L’educazione alla dimensione ecologica, fino a creare “una cittadinanza ecologica” (Ls 211), non si appaga di dare e recepire informazioni, ma, per essere autentica, deve riuscire “a far maturare delle abitudini” (ivi). Non bastano pertanto le leggi in sé, ma occorre che i cittadini maturino in sé le motivazioni più profonde di un tal atteggiamento. Allora cambia la cultura...

Dopo aver focalizzato gli ostacoli, e le loro conseguenze, alla spiritualità ecologica, papa Francesco apre lo scenario delle possibilità reali alla sua attuabilità: “Non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, […] di intraprendere nuove strade verso la vera libertà” (Ls 205). Con l’aiuto di Dio, ovviamente, il quale “continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori”.

Il capitolo sesto della enciclica Laudato si’ è così intitolato: “Educazione e spiritualità ecologica”. Mi sono permesso di ritradurne il senso profondo in: “Educare alla spiritualità ecologica”. Il termine spiritualità non va passato in sordina. È un termine che dice di più di cultura ecologica...

Nella Costituzione conciliare Gaudium et Spes la Chiesa riconosce il valore e l’autonomia delle scienze, di ogni ambito delle scienze, ma, nello stesso tempo, ne evidenzia i limiti di fronte alla pretesa degli uomini di scienza di farne un assoluto...

A cominciare dal paragrafo 189 dell’enciclica Laudato si’, papa Francesco affronta uno dei nodi più problematici del nostro tempo, talmente aggrovigliato da essere diventato un nodo scorsoio. Si tratta della dipendenza, da capestro, della politica rispetto all’economia e soprattutto del sistema delle finanze, rovesciando le competenze: dovrebbe essere la politica a governare economia e finanze e non viceversa...

Papa Francesco non la manda a dire a nessuno. Parla direttamente. E con un linguaggio improntato a verità e senso di realismo. Lo constatiamo ancora una volta nel testo del capitolo quinto, dal paragrafo 182 al paragrafo 188. Rileggiamo per intero il paragrafo 182: “La previsione dell’impatto ambientale delle iniziative imprenditoriali e dei progetti richiede processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al dovere di informare e ad un dibattito approfondito” (Ls 182)...

Nell’enciclica Laudato si’ papa Francesco, che fa dei diritti dei poveri, a livello della globalizzazione, uno dei cavalli di battaglia morale più significativi, ricorda ai grandi del mondo il dovere di sradicare la miseria e di dare incremento allo sviluppo dei Paesi poveri (cf Ls 172), mentre non esita a stigmatizzare le inquietanti sperequazioni e le preoccupanti forme di corruzione che si verificano anche nei Paesi poveri, cioè “il livello scandaloso di consumismo di alcuni settori privilegiati della loro popolazione” (ivi)...