Ma quell’assembramento di migliaia di profughi bloccati alla frontiera tra Turchia e Grecia, non rischia di beccarsi e di diffondere il Coronavirus? Bisogna dire loro di stare un metro e mezzo distanti l’uno dall’altro, magari di mettersi in quarantena guardando le partite di calcio della Serie B bulgara. Non capiscono i commentatori televisivi? Sciò! Sciò! Che se ne tornino a casa loro! Basta gite di massa non autorizzate! Cosa dicono? Che preferiscono prendersi l'influenza che una bomba in testa???
Quando il ridicolo invade la cosa più seria che c’è in questo Paese – il calcio – allora sono veramente tempi bui. Partite di Serie A sospese, ma non di Serie B; partite di Serie A giocate in alcuni stadi e in altri no; in stadi senza pubblico e in stadi con il pubblico. E altre amenità. Come se un virus fosse confinato entro confini amministrativi, come se un virus ci fosse su una sponda del Po e sull’altra no. Adesso sì che sono preoccupato. Se le comiche arrivano nel sancta sanctorum , è tempo di penitenziagite.
Quanti anni aveva quello che è morto di coronavirus? Settantasei’ Ah beh… E aveva già alcuni malanni? Ah allora… È il corso della natura, gli individui deboli soccombono prima e il gruppo se ne fa una ragione. Colpisce solo loro, che hanno già un piede nella fossa… È proprio vero che certe situazioni tirano fuori il meglio ma anche il peggio che c’è dentro noi.
Come la mettiamo con il futuro (speriamo prima possibile) vaccino contro il coronavirus? Ce lo teniamo tutto noi o lo diamo pure ai mentecatti che sono contro le vaccinazioni?
Era il 1972 quando il re del Buthan, nazione tibetana a nord dell’India, proclamava che a lui non interessava tanto il Pil, quanto il Fil: la felicità interna lorda. Come dargli torto? Così: lui stava benissimo, immaginiamo. Il suo popolo sprizzava di felicità ma campava (allora) 40 anni in media. Quaranta. Poi, insieme al Fil, è arrivata la crescita del Pil, il prodotto interno lordo aumentato di venti volte da allora. E la felicità del popolo buthanese è cresciuta di pari passo con l’aspettativa di vita, ora arrivata ai 70 anni. Storiella da raccontare a chi sta godendo per le conseguenze che il virus sta portando all’economia e alle nostre abitudini di vita.
Niente panico! Niente panico! Niente panico!!! Quindi chiudiamo gli stadi, i campetti da calcio, le balere, i ristoranti, le chiese, le scuole e gli asili, le frontiere interne ed esterne, i treni, i gabinetti pubblici… (i supermercati no, ci sarebbero state rivolte di piazza). Di bello c’è che il virus durerà fino a domenica, poi lunedì scuole riaperte e tutto come prima. O no?
Alessandro Di Battista (per chi non lo conosca: un leader del Movimento 5 Stelle, leader per mancanza di indizi), che ora è in Iran a far qualcosa, ha scritto che sta tornando in Italia a fare politica, «ma alle mie condizioni», ha minacciato. Quali? Basta equivoci sull’amatriciana: o guanciale doc o non se ne parla. Altrimenti ritorna in Iran.
Mi diventa un mito, il bisConte Giuseppe, uno che Alberto Sordi in confronto era un mostro di serietà. Ieri, e senza aver bevuto niente di particolare, ha dichiarato ai microfoni che la crescita del Pil dello zero virgola niente è «inaccettabile», e che tornato in ufficio avrebbe preparato «una cura da cavallo» per rianimare l’economia italiana. Ohibò, me l’immagino la scena: granduca Conte, il Pil sta solo allo 0,2… Ah no caro mio, è inaccettabile, se lo porti pure a casa, non lo voglio! E poi la “cura da cavallo”… Ma è lui che finge di fare il presidente del Consiglio da due anni!!! Finora cosa aveva somministrato all’economia italiana, fiori di Bach? Goccette omeopatiche? Teniamocelo stretto. Chiunque gli subentrerà, farà meno ridere.
Roboante Giuseppe Conte! È un mito, rimarrà nei libri di Storia. Anidride carbonica pura. Va nel Mezzogiorno e lì promette investimenti miliardari, nuove banche, la soluzione della peste bubbonica e il clima moderatamente piovoso per tutto aprile. Poi debutta a un congresso ecologista e mette le mani avanti: svolta ecologica radicale entro dopodomani, noi più avanti degli islandesi, avanzamento dei ghiacciai e clima moderatamente piovoso anche per maggio ma non nei fine settimana. Infine si presenta agli economisti e giura che sarà un anno meraviglioso, che il Pil batterà il record mondiale di salto in alto, che l’Ilva tornerà a sfornare acciaio e Alitalia a far volare aerei. O viceversa. Quindi va a confessarsi e, sull’ottavo comandamento, piglia di quelle penitenze da quintali…
In una mattina che già alle 8 ti viene da pensare che sarà la Giornata del vaffa, con la pressione arteriosa in deciso e costante aumento, scorgi vicino a un liceo due ragazzini che, tenendosi mano nella mano, camminano allegri e felici guardandosi negli occhi e infischiandosene dei malumori che li circondano. Avranno tempo, per cambiare idea e umore: ora si godano il loro tempo, che li emozionerà fino ai capelli grigi.