Caffè & brioche

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Mi fa impazzire Matteo Salvini, che ogni due per tre la spara grossa (via l'Italia dall'euro, dall'Europa, dalla Via Lattea; no a green pass, a vaccini, alla tachipirina. E via andare). Poi incontra i presidenti leghisti delle Regioni del Nord – Veneto, Lombardia, Trentino, Friuli – che gli dicono l'esatto contrario (dai Matteo, basta dire boiate), e lui se ne esce poi tranquillo: sì a euro, Europa, vaccini, green pass, tachipirina...

Ovunque si vada, il refrain è lo stesso: finché c'è Draghi, c'è speranza, ma dopo arriveranno i cosiddetti "leader politici" di cui nessuno ha il benché minimo briciolo di stima. Terrore...

Mia moglie mi fa: «A Verona non si può più girare, ci sono lavori in corso ovunque, anche in posti che non diresti. Come mai tutti d'un colpo?». E io: tra qualche mese si vota. «Ahhhn...».

Mi colpisce la pubblicità su una rivista di un vino. Una bella bottiglia con solo il nome (tipo: Nuvole). Tre righe nella pagina che dicono che quel vino è innovativo, sostenibile, inclusivo. Punto. A parte il vino inclusivo, su cui non vorrei indagare oltre, mi è rimasta una curisoità di fondo: bianco o rosso? Sul buono, o è scontato o non interessa più. È sostenibile, basta e avanza.

È già il nostro nuovo idolo, il sottosegretario all'Istruzione Barbara Floridia, immancabilmente dei 5 Stelle (valà?). Macché Toninelli, di cui sentiamo l'acre mancanza: lei è peggio. Dopo aver consigliato di mettere gli insegnanti no-vax "nei posti in cui non ci va nessuno, chessò, le biblioteche", ieri ha di nuovo dato il meglio di sé rassicurando: non c'è problema se i bidelli non si vaccinano, mica vanno in aula con gli studenti. Barbarina dimentica, forse perché non ha mai superato la terza asilo, cosa facciano i bidelli nelle scuole. Li immagina tutti fuori a potare le aiuole degli edifici scolastici. Ma siamo convinti che, nella discesa agli inferi, la Nostra possa ancora migliorare, darci di più. L'importante è che non faccia nulla, ma proprio nulla a livello governativo. Poi, cabaret a manetta!

Si muore di Covid, non di vaccino. E a chi lo nega, ricordo la frase di quell'imbianchino austriaco diventato poi un mostro in Germania: più grande è la menzogna, più grande è la possibilità che venga creduta

L'altra sera all'inizio dell'intervento dell'immunologo Andrea Crisanti alla Festa Democratica delle Golosine, un tizio ha dato i numeri e ha urlato finché lo hanno calmato. Con un vaccino, contro la rabbia.

Ieri il Tesoro italiano ha messo all'asta un bel pacchetto di Btp con scadenza due e cinque anni. Per avere il primo, bisognava pagare lo 0,29%; per il secondo, l'1,20%. Insomma si investe per perdere soldi. Eppure c'è la fila. La spiegazione ci sarà, rimane che mi sento sempre più confuso.

Se a Verona trovassimo una villa romana come quella di Piazza Armerina in Sicilia, noi sì che la valorizzeremmo! Non come quelli lì che hanno un tesoro tra le mani e non sanno cosa farsene! Bòn, adesso una villa simile l'abbiamo pure noi dalle parti di Negrar. Vediamo cosa sapremo fare.

Leggevamo ieri una notizia carina assai: l'nstallazione di un nuovo, ulteriore semaforo per non vedenti. Che appunto non vedono i colori e hanno bisogno di stimoli sonori per capire se passare o meno. Poi, però, abbiamo anche letto dove è stato messo questo semaforo: al Quadrante Europa, in via Sommacampagna. Diciamo uno dei posti meno frequentati da pedoni in assoluto in tutto il territorio comunale, figuriamoci da non vedenti. Ma tant'è...