Caffè & brioche

stampa

E quando incontri un No vax che, con fare spiritato, ti dice di fare soprattutto attenzione "a quel che c'è dietro"... Ecco: voltarsi di scatto e prendere le giuste contromisure!

"A Verona il centrodestra deve rimanere unito. Ma non con quello lì". "Sì, il centrodestra deve rimanere unito. Ma non con quello là". E già così... Ma la più bella è questa: prima il programma amministrativo e poi sceglieremo le persone. Ma quando mai? E il futuro candidato sindaco si troverebbe il presunto programma già bello fatto, senza che possa metterci becco? Appunto: ma quando mai?

Ammiriamo da mesi lo splendido trattamento che il principale quotidiano nazionale, il Corriere della sera, riserva al segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. Forse frutto della grande stima per l'uomo politico e per la sua azione? O forse perché il recente libro scritto da Letta è pubblicato dalla casa editrice del Corriere, e la moglie di Letta lavora in quel giornale? Qui non c'è conflitto d'interessi, casomai concordia d'interessi.

Frequentando per motivi personali la città di Chioggia, la settima più popolosa del Veneto, conoscevo il forte sentimento che legava i cittadini all'amministrazione comunale guidata dal Movimento 5 Stelle, fortificato dalla qualità e dalla rapidità della sua azione amministrativa. Un sentimento così forte che si è espresso nelle urne domenica: su quattro candidati sindaci, quello grillino è arrivato quarto, dietro addirittura al candidato della lista civica No-gpl. E ho detto tutto

Piano nazionale di ripresa e... Chi sa cos'è l'ultima erre di una sigla che ci sta tormentando da mesi? Pnrr. L'ultima erre significa resilienza. Chi sa cos'è la resilienza? Io sì e me ne vanto al bar, faccio il gradasso e lo sbruffone. Tutti voi no, ma siete resilienti alla mia superiorità intellettuale. Meritate una sigla. Avevate superato indenni pure la governance nel caffelatte, e ora vi tocca la resilienza, sulla quale è fondata la Repubblica italiana.

Hanno trovato nelle acque del lago un sacco, con dentro un cane e un sasso servito per annegarlo con certezza. La povera bestiola non ha avuto scampo; non è ancora stata rintracciata la bestia più grande autrice della nobile impresa

Lasciando da parte le debolezze del suo guru della comunicazione, rimane drammatica la debolezza politica di un Matteo Salvini che non sa nemmeno chi sia chi lo circonda, i suoi più stretti collaboratori. E se Salvini un giorno diventasse presidente del Consiglio? Lo so che fa ridere, ma tecnicamente è una probabilità mica tanto remota. È tempo che cominciamo a scegliere i nostri leader non perché sono simpatici e spigliati, ma in quanto competenti e avveduti.

Lo avevano rinviato di un anno causa pandemia, ma finalmente si terrà il concerto di Marco Masini in Arena. L'evento prende il nome da una celebre canzone di Lucio Dalla: "Quale allegria".

Intendiamoci anzitutto sulla parola "giovani": se quelli che le tivù generaliste – RaiUno per prima – intendono attirare hanno 35-40 anni, tanto giovani non sono. I veri giovani, quelli sotto i 25, la tivù generalista non la guardano proprio. Nessun canale, quasi nessuna trasmissione. Sono lontani un chilometro dalla tivù di Stato, dai giornali, dai cinema e dai teatri, da ciò che piace a noi "vecchi". I diciottenni, se metti loro di fronte una foto-tessera di Pippo Baudo mescolata ad altre cinque, non saprebbero individuarlo. È così, ci piaccia o meno.

Fino a poco tempo fa le grandi firme giornalistiche del calcio lavoravano in pianta stabile nei giornali (da Brera in su) e facevano comparsate in televisione, che ne sfruttava l'acume. Ora le grandi firme lavorano per la televisione (Condò, Sconcerti...) e appaiono come rubrichisti sui quotidiani. Anche se poi la loro luce emerge più per quel che scrivono che per quel che dicono. Così va il mondo