Il Calciastorie

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di Lorenzo Galliani

Lorenzo Galliani 1

Storie legate al mondo del calcio che non trovano spazio sui quotidiani sportivi. Con uno sguardo un po' ironico e divertito Lorenzo Galliani rende giustizia ad un mondo vastissimo che sul palcoscenico dei campi senza manto erboso e senza tribune, spesso batte ai punti i "templi" dello sport dove si esibiscono le "primedonne" del pallone miliardario.

Forte come lui, ai tempi, c’erano solo Giuseppe Meazza e pochi altri. Matthias Sindelar lo chiamavano “il Mozart del pallone” e non solo perché era austriaco. Non era bastato un infortunio al ginocchio a inizio carriera – curato con la chirurgia approssimativa dell’epoca – per fermarlo...

«Ahò, ma stai ancora qua?». A dirlo è Francesco Totti, ma senza rabbia. La partita è una di quelle importanti – Real Madrid-Roma – e se sul campo ci sono i campioni, la tribuna vip è da capogiro. Un nome su tutti: Nicholas Cage.

«Questo è uno dei giorni più felici della mia vita. Sono di nuovo a casa». Gli eroi, spesso e volentieri, partono per tornare a casa, ma da re. Carlos Tevez si sente un re quando nel 2015 rimette piede nella Bombonera, lo stadio del Boca Juniors, da calciatore del club argentino...

Zibi Boniek, Paolo Rossi, Bettega (prima) e Serena (poi). Di attaccanti la Juventus anni ’80 ne aveva a volontà. Poi c’era lui, Michel Platini. Così, a Massimo Bonini, il centrocampista “straniero” (perché di San Marino), non era chiesto di fare gol – e infatti ne segnò 5 in 192 partite – ma di coprire, proteggere...

Le due squadre non erano formate da undici calciatori ciascuna. Il campo non era regolamentare. Neppure le porte lo erano e, a dirla tutta, mancava la traversa. Non erano state segnate le linee... è un’altra partita. Giocata su un campo particolare: il Polo Sud.