Il Calciastorie

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di Lorenzo Galliani

Lorenzo Galliani 1

Storie legate al mondo del calcio che non trovano spazio sui quotidiani sportivi. Con uno sguardo un po' ironico e divertito Lorenzo Galliani rende giustizia ad un mondo vastissimo che sul palcoscenico dei campi senza manto erboso e senza tribune, spesso batte ai punti i "templi" dello sport dove si esibiscono le "primedonne" del pallone miliardario.

I grandi campioni, spesso e volentieri, fanno dei giochi di magia. Tra i loro piedi, la palla sparisce da una parte e ricompare dall’altra, quando ormai – anche se il trucco l’hai capito – è troppo tardi per recuperare. Oppure ti fanno credere che stanno per scattare in una direzione e, appena hai abboccato alla finta, se ne vanno in quella opposta e tanti saluti...

«Tira piano, che gli fai male!». Da bambini, quando spesso davanti a noi avevamo il cuginetto più piccolo, gli adulti ci tenevano sotto controllo: guai a calciare il pallone troppo forte...

Dicono che le sue prime parole, appena giunto in Italia, furono queste: «È proprio bella Pescara». Subito gli spiegarono che si trovava a Lecce. Mazinho è un nome simpatico per il calcio italiano, e a pensarci bene non è proprio un complimento. Come quando è una ragazza a essere definita “simpatica” (o un ragazzo è “un tipo”), e capisci che forse la bellezza non è proprio la sua caratteristica principale...

La vita a volte è complicata come una lunga corsa a ostacoli, cantava Max Pezzali (Io ci sarò, 1998) aggiungendo però che, al nostro fianco, corrono le persone che ci sono care...

Puoi vincere due mondiali di calcio. Uno come più giovane tra i campioni, ancora minorenne, e l’altro da assoluto protagonista, con tanto di doppietta in finale...

Se ti chiamano “El Tractor” forse non hai i piedi di Pelé o Maradona. Ma è lo stesso un complimento: vuol dire che sai andare per la tua strada, che non ti ferma nessuno, perché nessuno – o quasi – può fermare un trattore.

Avversari quando si gioca Juventus-Palermo. Ma, adesso, compagni di Nazionale, e i mondiali sono quelli del 2006. Poi di nuovo uno contro l’altro, nei momenti di tempo libero, dopo un allenamento...