Il Calciastorie

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di Lorenzo Galliani

Lorenzo Galliani 1

Storie legate al mondo del calcio che non trovano spazio sui quotidiani sportivi. Con uno sguardo un po' ironico e divertito Lorenzo Galliani rende giustizia ad un mondo vastissimo che sul palcoscenico dei campi senza manto erboso e senza tribune, spesso batte ai punti i "templi" dello sport dove si esibiscono le "primedonne" del pallone miliardario.

Meglio giocare a calcio che andare in guerra. Per questo motivo nel 1916 in Sud America si sta meglio che in Europa. Il calcio richiama già migliaia di appassionati e Isabelino Gradín è un artista del gol. Qualche decennio dopo, un certo Pelè dirà di averlo ammirato tanto.

Chi va piano va sano anche se – almeno nel mio caso – non va molto lontano, perché il fiato è corto e le gambe di legno. Ma se c’è chi celebra lo slow food, inneggiando al saper cucinare bene contro hamburger e patatine industriali, lo stesso si può fare per la “slow run” – potremmo chiamarla volgarmente “camminata veloce” – che, rispetto ai maratoneti dalla pancia piatta e ritmo veloce, consente di gustarsi con molta calma il panorama circostante.

«Guarda, guarda, guarda». Il presentatore di Tyc Sports, emittente argentina, lo ripete molte volte, a voce alta, con tono di chi sta per mandare in onda qualcosa di sensazionale. Le immagini sono quelle di alcuni tifosi della Juventus dopo il bellissimo gol di Cristiano Ronaldo, fenomeno del Real Madrid, in rovesciata...

Ha 22 anni, Mahmoud Dahoud, e gioca a pallone. Lo fa sul serio, in un club importante, il Borussia Dortmund, dopo essersi messo in mostra con un altro Borussia, quello dal nome impronunciabile (Mönchengladbach, e già questa è un’abbreviazione). In Siria ha vissuto solo i primi dieci mesi della sua vita...

Vi avverto: questo articolo è proprio brutto. È brutto perché non ho tempo e trovare un argomento diverso ogni settimana non è facile. È brutto anche perché è un periodo impegnativo, il computer ogni tanto si impalla e la sfortuna si accanisce sempre contro di me. E poi è brutto anche per colpa di Alberto: il responsabile della pagina, in fin dei conti, è lui, mica io, che ho anche tante altre cose da fare, non solo il “Calciastorie”!

Puoi chiamarle “furie rosse”, ma in Inghilterra diventano agnellini. La nazionale spagnola si presenta a Wembley per l’ennesima volta, il 25 marzo del 1981, con un passato pieno di sconfitte e l’intenzione di sfatare il tabù. Manca Enrique Castro González, conosciuto come “Quini”, terribile attaccante del Barcellona...

Non ti chiami Buffon o Donnarumma, e per i tuoi tifosi non sei un portiere, ma “il” portiere. Anche se giochi nella serie B tedesca e sei arrivato da poco più di un anno...

Da una parte la Roma, che non ha bisogno di presentazioni. Dall’altra lo Spezia, nono in Serie B e con già un cambio di allenatore alle spalle: l’annata non è delle migliori e non è che ci si aspetti una svolta dalla partita di Coppa Italia contro i giallorossi...

Si chiama calcio, si danno i calci. Al pallone, ma non solo. Un bambino che torna a casa dal campetto e non ha neppure mezzo ginocchio sbucciato non è credibile. Non c’è alcun tipo di esenzione: l’attaccante viene stoppato, lo stopper attaccato, i centrocampisti prima o poi una scivolata sulle caviglie la prendono...