Caffè & brioche

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Non era una “persona anziana con malattie pregresse”, ma un pezzettino della mia vita. Intelligenza acuta e vasta, carattere determinato e un po’ intransigente, troppe sigarette fumate… Ci eravamo incrociati a cavallo delle feste. Ti trovo bene, per te gli anni non passano mai, avevo detto io. Passano, passano – la risposta –, ma sono in un buon periodo. Questo qualche settimana prima che in televisione si cominciasse a parlare di un virus cinese.

Stucchevole, questo discorso sul fatto che si muoia per il Coronavirus o con il Coronavirus. Diciamo che, se non ci fosse questo virus, migliaia di persone non sarebbero morte in questi giorni. Alcune sì, ma tante no. Quindi si muore a causa del Coronavirus, punto. Non sarà la peste nera, ma le decine di bare allineate negli ospedali non si vedevano dal tempo di guerra. Andrà anche tutto bene, ma non per tutti, questa è la verità.

Quante cose cambieranno, il giorno che si tornerà alla normalità. A cominciare dall’igiene: c’è gente che non si lavava le mani nemmeno a Pasqua, ora le sta consumando di sapone e igienizzanti. E le scarpe fuori dalla porta, e i pavimenti immacolati, e la doverosa educazione sanitaria quando si è a contatto con le altre persone. Insomma, stanno accadendo veri miracoli: mia figlia ha messo in ordine camera sua…

Vorrei che ricordassimo nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere i medici di famiglia, loro sì in prima linea da molte settimane. Ne stanno pagando il conto.

Cosa fare a casa per ammazzare il tempo? Tra le varie soluzioni gradevoli, c’è anche quella di sfogliare riviste di viaggi, per sognare il prossimo (i prossimi) se e qualora si uscirà da questa carcerazione domiciliare. Con un sapore ben diverso rispetto anche al recentissimo passato: ora, un giretto in Val d’Aosta o un weekend a Toledo assumono il sapore goloso che doveva avere per i nostri il viaggio di nozze a Firenze o Roma. Qualcosa di straordinario, mentre oramai ci eravamo assuefatti ad andare a Los Angeles a comprare le sigarette.

Mi rimane una piccola soddisfazione, in questi giorni di melma totale: che maghi e fattucchiere d’ora in poi avranno vita complicata. Nessuno di loro aveva previsto nulla, ovviamente. Così come fanno ridere gli oroscopi: e adesso che balle s’inventano per gli Scorpioni e i Sagittari?

Ognuno piange se stesso, le privazioni, la paura, le ansie per i prossimi giorni e mesi, il lavoro… Niente aperitivo per tanti giorni… Ma anche niente Ceod per altrettanti giorni per quelle persone che nei centri diurni trovavano un momento felice, un sollievo alle difficoltà quotidiane, un pizzico di compagnia, un mondo migliore dentro una vita complicata… E la solitudine di quei bambini che non hanno genitori e che sono ospitati in certi istituti che sono gli orfanotrofi moderni… E allora lamentarsi sì, ma con moderazione.

Stamattina la radiosveglia. Che già la odio, ma se a svegliarmi poi è una tipa che declama l’oroscopo, il giramento è doppio. Quindi mi sono sorbito le assurdità di Ariete, Toro, Gemelli… fino al mio segno zodiacale: “Non prenderete sul serio un progetto che vi propone un vostro amico…”. E mi sono illuminato: che bello! Un progetto! Di un amico che si impegna a farmelo! Insomma, un mezzo sorriso. Poi mi è venuta in mente la prima parte della profezia: non l’avrei preso sul serio. Valà? Siamo reclusi in una specie di quarantena sociale e non vediamo più in là di 24 ore… (Non ho fatto caso se l’oroscopo, che ha la stessa serietà delle promesse di un politico, augurava a qualcuno un bel viaggio).

Il meglio verrà, ma il peggio deve ancora venire. Un sentito ringraziamento a chi ha trattato un’epidemia virale come fosse una carnevalata di poche ore (vi ricordate la chiusura delle scuole per qualche giorno?). E lo ha fatto fino a poche ore fa.

Ma tanto aveva 81 anni, era malato da tempo, aveva complicazioni di vario tipo, insomma un piede nella fossa, è stato il Coronavirus a dare la spinta ma avrebbe potuto farlo qualsiasi altra cosa. Mi viene in mente un film di qualche anno con Tom Hanks, che mi colpi più per il titolo (italiano) che per la trama: “Era mio padre”.