Caffè & brioche

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Che pena vedere ancor oggi il centro storico sostanzialmente vuoto, perché i turisti sembrano quelli che di solito “affollano” Pordenone… Ci scusiamo posticipatamente per le nostre inchieste su Verona come Gardaland, una città ridotta a parco giochi per turisti: meglio Gardaland che un cimitero. Anche se non si capisce cosa verrebbero a fare, i turisti in città: musei e attrazioni sono ancora chiuse!

Ma le persone che gozzovigliano davanti ai bar con il bicchiere di aperitivo in mano e tante belle risate, sono le stesse che poi si mettono la mascherina e i guanti quando entrano dentro un supermercato? All’inizio del Covid i supermercati erano sembrati i luoghi più pericolosi per i contagi. Ora, sembrano oasi di severità svizzera e di igienizzazione spinta.

Uno diceva nell’aula parlamentare: «Dobbiamo stare tutti assieme per la fase 3» (dopo averli ignorati fino a un minuto prima). Gli altri hanno ascoltato e… se ne sono andati via. Cominciamo bene. Anzi, continuiamo. Non c’è niente da fare: è urgente passare da una classe digerente a una classe dirigente.

Tanto per dire: nei dieci comportamenti consigliati dal Ministero della Salute all’alba della pandemia, spiccava: punto 7, usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate. Data: 24 febbraio 2020.

Un ultimo saluto a Stefano Bertacco, assessore al sociale a Verona che è scomparso a causa di un brutto male. A detta di moltissimi, una persona con cui ci si poteva rapportare in quanto competente e sensibile. Doti che speriamo appartengano anche al suo successore, quando verrà nominato dal sindaco Sboarina.

Hanno trovato il nuovo direttore generale di Alitalia, quello che farà risollevare la derelitta compagnia aerea che sta tanto nel cuore dei nostri governanti, visto che per lei hanno messo più soldi che per l’intero Terzo settore. Si chiama Merlino e di mestiere fa…

Come sarà la scuola a settembre? Ci saranno banchi più distanziati? Più maestri e professori? Divisori in plexiglass? Una cosa è certa: mancherà, domani come ieri, la carta igienica.

Bellissimo, il Piano presentato dal mega-manager Vittorio Colao all’esecutivo. Prevede cose da fare, stanziamenti, tempi. Perfetto per il rilancio di questo derelitto Paese. Giuseppe Conte l’ha preso nelle sue mani, ha ringraziato molto e l’ha affidato al suo collaboratore: «Mettilo nel quinto cassetto della scrivania». Ma ce ne sono solo quattro…, gli ha risposto l’altro. «Appunto».

Quando ho letto la notizia, sicuramente falsa, che Matteo Salvini non scaricherà l’app telefonica Immuni per il tracciamento del Covd, per “ragioni di privacy”, ho strabuzzato gli occhi. Di lui si sa tutto perché lo racconta proprio lui con migliaia di tweet, foto, discorsi e quant’altro: dal colesterolo a dov'è andato a passeggiare ieri con la morosa. Oppure non gli hanno ancora spiegato il significato italiano della parola privacy.

Ai tempi del lockdown più stretto, quando si iniziò a consentire alla gente di camminare all’aperto, davanti a casa mia pareva di essere in via Mazzini. Oggi che tutti possono fare tutto, la gente è tornata in via Mazzini e davanti a casa mia gira un decimo delle persone di prima. I più sportivi: quelli sopra gli “anta”. Ragazzi e giovani sono tornati agli sport preferiti: prendere il sole e bere l’aperitivo.