Per tutto il mondo, Navalny è stato ucciso da Putin, direttamente o indirettamente (Navalny, sopravvissuto per un miracolo ad un avvelenamento da parte dei servizi segreti russi, era stato rinchiuso in un gulag al Circolo Polare Artico, immaginatevi le condizioni e il trattamento quotidiano). Per Matteo Salvini, è prematuro trarre queste conclusioni. Più putiniano di Putin, chissà perché poi.
Che dolore quasi fisico andare a Padova e vedere sfrecciare una moderna e silenziosa filovia per le vie del centro, mentre noi sembriamo sempre quelli che stanno uscendo a fatica dal Neolitico...
Leggo che il miglior giocatore di calcio in circolazione ha deciso di andarsene via dal suo attuale club, il Paris S. German, a parametro zero. Ma, da signore, non chiederà al club l'ottantina di milioni di euro che gli doveva in estate, forse per pagarsi l'ombrellone al mare. Queste righe non fatele leggere a nessuno laggiù nel Sahel...
Per me il Festival doveva vincerlo Al Bano, senza se e senza ma, con tutta la potenza di fuoco dei voti del suo Salento. Gli facevano cantare l'elenco del telefono, e già faceva la sua figura. O, in alternativa, Romina, con Qua Qua Dance.
L'ideologia è quella cosa secondo la quale la samina del grano si deve fare con metodologia socialista, come illustrò doviziosamente un agronomo che Stalin teneva in palmo di mano. I semi piantati vicinissimi si sarebbero sorretti con sentimento socialista. Nel caso finisse male, avrebbero costituito humus per quelli che sopravvivevano. In Europa, al di là della Cortina, finsero un po' tutti di fare così. In Cina, invece, Mao fece usare questo metodo in modo sistematico, provocando una carestia che fece migliaia di morti.
Sono convinto che le varie Leghe calcio, se solo capissero la fame di partite che hanno persone come me durante il respingente festival di Sanremo, programmerebbero anche Pergolettese-Virtus Barletta di mercoledì sera: audience assicurata (comunque, un consiglio: Netflix)
Un'altra madre anziana, un altro figlio che si tolgono la vita assieme per la disperazione di non saper affrontare un futuro in cui non ci sarà più la madre ad accudire un figlio disabile. Però dai, c'è Sanremo...
Questa sera inizia il Festival di Sanremo e, a quanto pare, ci sarà un incontro tra gli agricoltori in protesta e un Festival pieno di braccia strappate all'agricoltura
Macché cambiamento climatico, che gran bubbola! Questo stavo pensando ieri pomeriggio, quando nel mio giardino – accanto all'agave – ho messo il banano e sistemato la bouganville, che cresce troppo rigogliosa. Mi rimane un angolo: ci metto un arancio o i manghi?
Quesito: stiamo con gli agricoltori, i difensori della terra, i preservatori dell'ambiente, i custodi primi di prati e boschi, concedendo loro sgravi fiscali all'inquinante gasolio? O stiamo con chi chiede – in nome appunto della salvaguardia del creato – di tagliare i sussidi pubblici ai carburanti fossili che producono CO2 ed aumentano l'alterazione del clima?