Caffè & brioche

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L'altro giorno ascoltavo un manipolo di ragazzi che si stanno preparando per andare a Lisbona, alla Giornata mondiale della gioventù. Diciannove-vent'anni, hanno parlato a braccio, nessun discorso preparato. Alla fine mi sono convinto che abbiamo una gioventù migliore di quanto pensiamo, e di quanto i troppi tatuati ci facciano temere.

Ad onor del vero io ricordo tempeste estive di una certa entità anche nei decenni scorsi, avendo personalmente subìto danni dalle stesse. Ma effettivamente, una serie di temporali uno dietro all'altro in cui venga ogni volta giù il cielo e cadano chicchi di grandine grossi come albicocche...

Antico proverbio ebraico: ottimisti e pessimisti muoiono entrambi, ma i primi vivono meglio

In aggiunta al Caffè di ieri, in cui lamentavo una certa bagarre nei lavori pubblici che affliggono importanti strade cittadine, mi sovviene il pensiero del Ponte Nuovo, che dovrebbe essere sistemato entro il decennio (uno qualsiasi di questo secolo) e i lavori in zona Porta Borsari-via Diaz: ce n'è uno in cui è stato scoperto il petrolio e per quello il cantiere non finisce mai.

Ma chi ha fatto il cronoprogramma dei lavori pubblici a Verona? Oppure chi è che dovrebbe gestirlo? Perché farne di imponenti in sei-sette strade trafficate, nello stesso momento significa solo paralisi del traffico, appuntamenti saltati e nervoso.

Parlando di fisco e di riforme dello stesso, ne proporrei una che riscontra il mio gradimento: io non pagherò più tasse – nemmeno una – per qualche anno, diciamo cinque. Al posto mio, le pagheranno quelli che non le hanno mai pagate in tutta la loro vita. Mi sembra equo.

Sembra che la maggior parte dei turisti stranieri (ma anche quelli italiani...) non abbia la più pallida idea di cosa siano i monumenti che stanno visitando. Per Verona non è certo una disgrazia, altrimenti sotto il "balcone di Giulietta" non verrebbero nemmeno le pantegane...

Le temperature in Sardegna sono così alte che il capretto con le patate viene messo in forno a raffreddarsi...

È proprio necessario spiegare perché Giorgia, dopo questi mesi da presidente del Consiglio, si sia tatuata sul polso il motto: Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io?

"Offerti 60 milioni di euro dagli arabi per andare a giocare a pallone lì per tre anni. Il giocatore ci sta riflettendo su". Sta cioè pensando: ci vado a nuoto subito, o tra dieci minuti che mi cambio e mi metto in costume?