Caffè & brioche

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Chi saranno i candidati veronesi alle prossime elezioni europee? L'argomento fatica ad appassionare, non perché le elezioni di maggio siano poco importanti (anzi, mai come questa volta votare sarà importante in un'Europa sempre più lacerata), quanto perché la proposta partitica è sempre inadeguata alla bisogna. Se in Europa dovrebbe andarci il meglio del meglio, qualcuno di voi ricorda un eletto veronese nelle ultime legislature? Un eletto anche non veronese?

In città piove e fa freddo, in collina nevischia e fa freddo, in montagna nevica e fa freddo. Lo so che è il primo febbraio ed è del tutto normale che… Ma m’ero abituato a raccogliere pomodori dicembrini tra le piante di banane della mia terrazza, che io e le migliaia di cimici che serenamente abitano a casa mia ci siamo rimasti male.

Anche senza tifare Chievo, ci si era affezionati alla “favola” di una squadra minore capace di entrare nel gotha del calcio nazionale. E quindi si sperava che, nella finestra di calciomercato invernale, la dirigenza acquistasse almeno una punta degna di questo nome, per supportare un Pellissier ormai viaggiante verso l’assegno Inps e un Meggiorini che non segna nemmeno se gli raddoppi lo stipendio. Invece abbiamo visto mettere in vendita pure gli accappatoi dei giocatori, segno di scarsa fiducia in una sempre più improbabile salvezza. Il colpo di grazia è stato l’acquisto – per così dire – di Schelotto, che tutti noi lo s’immaginava su una spiaggia oceanica intento a shakerare cocktail. Ezequiel, stupiscici, se ancora ti ricordi come si fa a giocare a calcio.

Allora: la Lega è un partito che prende voti soprattutto al Nord, molti in Lombardia, moltissimi nel Veneto. Ancor più voti li ha presi pure il Movimento 5 Stelle, in gran parte nelle regioni del Sud, dov’è quasi maggioritario. La Lega governa in Lombardia e in Veneto, che chiedono al governo nazionale – a guida Lega-5 Stelle – maggior autonomia finanziaria per le suddette regioni. In sostanza, i soldi devono rimanere qui (e non finire al Sud). Questo provvedimento dovrà essere votato anche dal Movimento 5 Stelle. Cos’è che mi sfugge?

È quando leggi che in Spagna hanno approvato una legge che concede giorni di astensione dal lavoro ai padri “per l’allattamento dei figli”, che ti rendi conto che il rischio vero del progressismo occidentale è quello di morire. Annegato nel ridicolo, più che nel latte.

Tutti gli assessori regionali competenti, di qualsiasi colore, confermano: non siamo minimamente pronti per partire col reddito di cittadinanza anche perché nessuno ci dice nulla. E, nel contempo, lo statista Di Maio celebra in gran pompa l’avvio del “suo” provvedimento. Finirà così. Una distribuzione di tesserine gialle a chi le richiederà (e poi, ma solo poi, si verifica se ne avevano diritto), un po’ di soldi pubblici distribuiti tra aprile e maggio, giusto a ridosso delle elezioni europee. Poi si vedrà. Insomma, una roba a mezzo tra Juan Peron e Achille Lauro, che regalava una scarpa all'ingresso del seggio elettorale e l'altra all'uscita. Scommettiamo?

Da L’Arena di oggi. Parla una signora che gestisce un bar: «Due mesi fa sono entrati quattro marocchini, hanno minacciato una mia collaboratrice con una sedia e si sono portati via l’incasso. La polizia li ha presi subito dopo. Ma poi sono stati processati per direttissima e immediatamente messi in libertà. Tanto che verso sera sono tornati, con l’aria non certo contrita, per riprendersi una felpa che avevano “dimenticato” nel locale. Siamo rimasti senza parole…». Anche noi.

In poche ore capita di vedere le foto di alcune chiese in zona San Zeno che, da sole, valgono un viaggio nella nostra città. E di entrare nella Sala polifunzionale della Fondazione Cariverona, in via Forti, che ospita sulle pareti una collezione di arte moderna da brividi. Così, in pochi metri quadrati c’è una concentrazione di bellezza che nemmeno un museo qualificato.

Poi si pensa che tutti gli Stati Uniti sbaverebbero per avere ciò di cui sopra; e si pensa ai milioni di turisti che s’accalcano invece davanti alla statua di Giulietta che francamente è uno dei posti più insulsi della città da visitare. Vabbuò, dicono a Napoli.

Sono meravigliose tutte le parole che i vari leader politici stanno spendendo per quei poveri cristi che stanno annegando nelle gelide acque mediterranee! Parlano di ogni, salvo non pronunciare mai le uniche parole che interessano i suddetti: vi salveremo la pelle. Come scriveva un nostro amico sacerdote: se ad annegare fosse stata una barca piena di pappagalli, la mobilitazione sarebbe stata immediata.

Aveva la pagella (con ottimi voti, tutti 10) cucita dentro il vestito, per far vedere a noi che dovevamo accoglierlo che era un bravo ragazzino, che s’impegnava, che avrebbe saputo costruirsi qui quel futuro che non si vedeva per lui nella sua terra. Invece se l’è inghiottito il mare: lui, la sua vita, la sua pagella. Maledetto Mediterraneo, e maledetti siano coloro che hanno pensato: beh dai, uno di meno…