Editoriale

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La recente festa di sant’Antonio mi riporta alla mente una domanda riguardo il culto che viene reso dentro la basilica del santo di Padova alla reliquia della lingua incorrotta...

Ci sono parole che uccidono e parole che risanano. Parole che possono opprimere, umiliare, distruggere. E altre rispettare, apprezzare, ammirare. Ci sono parole come pietre. Parole come ali. Silenzi che parlano. E parole che non arrivano mai.

Ero abituato a vederli indosso a coloro che lavorano per asfaltare le strade o sono impegnati a svolgere un servizio d’ordine...

È più facile cambiare il modo di pensare le cose che non il modo di viverle. Ovvero è più facile piegare il pensiero allo stile di vita al quale siamo abituati (soprattutto chi vive alla maniera borghese) piuttosto che adeguarlo a quanto l’intelligenza suggerirebbe visti i tempi...

La pandemia di Coronavirus che ci ha “tenuti in ostaggio” per quasi tre mesi ha segnato la nostra vicenda personale e collettiva ed entrerà nei libri di storia per l’elevato numero di vittime che ha provocato, per i contraccolpi in campo economico e sociale che ne sono derivati e dei quali è facile prevedere subiremo a lungo gli effetti...

Gli ottimisti sono speranzosi: «Usciti da questa prova, saremo tutti migliori, questa malattia ci renderà più solidali, responsabili e riflessivi». Ultimamente recuperano terreno i pessimisti che invece dicono: «Siamo diventati peggiori di prima: più egoisti, cattivi e individualisti, perché se c’è qualcuno che dà il meglio di sé, nella maggioranza dimostriamo che non c’è limite al peggio»...

Sembrava che l’inizio della fase 2 fosse destinato a segnare l’avvento di una nuova era, da festeggiare con lo spumante tenuto in frigo per le grandi occasioni...

Ci siamo rimasti tutti male sentendo nella comunicazione del presidente del Consiglio di domenica sera sulle nuove regole emanate per la fatidica fase 2, che sostanzialmente le celebrazioni liturgiche saranno le ultime a ripartire...

«Se incontro un amico che dice di essere negativo al Coronavirus, mi posso fidare? O è meglio di no? Lo ascolto sereno o con un malcelato sospetto? Che sia un asintomatico? E lui, si fiderà di me?».

La fase 2, ecco il nuovo mantra ripetuto per darci un briciolo di speranza che la guerra contro il virus cattivo sta per essere vinta. Poiché l’Italia è lunga, ogni Regione adatta le regole secondo le proprie necessità e così noi veneti dal 13 aprile possiamo vantare il primato di non dover più rispettare il limite dei 200 metri da casa per l’attività motoria, ma a Verona invece...