Editoriale

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Sulle questioni umanitarie papa Francesco è chiaro, l’ha ribadito e non è equivocabile: la persona viene prima di ogni altra considerazione. Anche gli aspetti più delicati della vita sociale e dello Stato come sicurezza, rispetto delle leggi e perfino difesa dei confini nazionali non possono, in coscienza, impedire di salvare persone in pericolo di morte...

Sparare sulla sanità pubblica è uno degli sport nazionali preferiti dagli italiani, loro malgrado. Nel senso che non lo fanno certamente volentieri. Del resto ogni giorno non mancano motivi per segnalare e lamentarsi delle cose che non vanno. Le quali a volte sono talmente clamorose da diventare notizia...

E alla fine non solo la Kapitana attraccò ma dopo il suo arresto il gip non convalidò la misura e venne rimessa in libertà. Evviva Carola e abbasso Salvini? Evviva le ragioni umanitarie, la disobbedienza civile contro leggi ingiuste come il disumano decreto sicurezza bis del ministero dell’Interno sul traffico illegale di migranti? Non è tutto troppo semplice?

Nessuno potrà più dire che il calcio non è uno sport per signorine. Il riscontro massmediatico e la simpatia con la quale il pubblico italiano sta seguendo in tv la Nazionale femminile nei mondiali in corso in Francia lo dimostrano.

Giovani, non fate i bravi! Non accontentatevi di essere a posto nel vostro piccolo con stili rispettosi, onesti e sostenibili. Tutto ciò è molto bello e anche rassicurante, ma insufficiente...

Sono appena finite le scuole e prima ancora di sapere i risultati degli scrutini si apre nelle famiglie una nuova emergenza: le vacanze. Quelle dei figli sono “il problema” da risolvere immediatamente e di solito si affronta con il ricorso ai centri estivi – mai come in questo periodo amiamo le parrocchie – oppure all’insostituibile soccorso dei nonni, i quali pure vorrebbero fare le loro di vacanze, ma si sentono in dovere di provvedere prima al babysitteraggio dei nipoti.

«Com’è triste Venezia» cantava Charles Aznavour. La più bella e al tempo stesso la più fragile città al mondo si porta dietro da decenni problemi irrisolti che periodicamente si ripropongono all’attenzione in occasione di spiacevoli fatti di cronaca...

“Siamo membra gli uni degli altri. Dalle social network communities alla comunità umana”. Così si intitola il messaggio papale per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebra questa domenica. La Rete è nata per unire, non dividere. Per condividere il bene, il bello, la conoscenza; non il male, il brutto, la falsa conoscenza.

C’è stato un periodo, agli albori della nostra Repubblica, che a definirlo caldo si è certamente riduttivi. Era il 1948 e ci si accingeva alla prima consultazione elettorale della storia italiana dopo l’entrata in vigore della Costituzione...

Leggendo le biografie di alcuni santi della carità sono sempre rimasto impressionato dal fatto che puntassero non semplicemente a fare il bene, ma a fare bene il bene...