Caffè & brioche

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Dicono che Emmanuel Macron fosse abbastanza depresso, dopo il primo turno elettorale in Francia. Era passato al ballottaggio, ma perdendo voti a destra e manca, con la Le Pen ormai alle costole. "Dai ragazzi, tiratemi su! Datemi almeno una buona notizia, qualcosa che mi tiri su di morale!". Il sorriso gli è tornato sul volto quando ha saputo che il primo a complimentarsi per l'exploit della Le Pen è stato Matteo Salvini...

Leggo: "Il cancelliere austriaco è a Mosca. Dirà a Putin che ha perso la guerra". E Putin risponderà: "Cos'ha detto il crucco che non capisco il tedesco?".

Penso che nulla come una guerra raccontata dagli inviati che stanno sul fronte, che vivono la guerra sulla loro pelle, ci faccia capire il valore del giornalismo, e di certi giornalisti. Il resto è propaganda, fumo.

Volevo comunicare alla stampa che questa mattina mi posiziono a sinistra, nel pomeriggio mi sposto a destra, mantenendo al centro sempre il mio personale interesse

Come mai la centrale dei putiniani d'Italia sta tutta dentro la Lega? E, nel Carroccio, sta tutta nella Lega di Verona che fa riferimento a Lorenzo Fontana?

Matteo Salvini, si sa, ha il fiuto di un bracco per individuare la scelta sbagliata da fare. E quindi il suo plauso alla vittoria alle elezioni ungheresi di Viktor Orban – il suo e quello parallelo di Vladimir Putin – ormai non stupisce più. Ma quello di Giorgia Meloni??? Ma è ridotta così la destra italiana? Applausi a Putin, Trump, Orban? Prima o poi avremo una destra differente? O almeno decente?

Per valide ragioni (tra l'altro è scoppiata una guerra) il nostro giornale non ha potuto affrontare prima il tema della siccità. Lo fa nel numero che sarà in distribuzione domani, quasi sicuramente sotto la pioggia. Se l'affrontavamo prima, la siccità finiva prima. Ci scusiamo con i lettori e i veronesi

Va bene, la guerra è una cosa terribile, ci si ingroppa lo stomaco ogni sera a vedere quelle orrende immagini di morte e distruzione. Pensare poi allo spavento e al dolore che stanno provando i bambini ucraini... A consolarci, un'unica cosa positiva: è un pezzo che non sentiamo Matteo Salvini...

Ma il Giuseppe Conte che da presidente del Consiglio approvò con grande impegno l'aumento delle spese militari fino al 2% del nostro Pil, è lo stesso Giuseppe Conte che da presunto leader dei 5 Stelle minaccia il governo Draghi se darà seguito a quella decisione?

Non parlerò della partita di ieri sera, delle reni che dovevamo spezzare con facilità a quei macedoni del nord e ci si ritrova sempre con un forte dolore al fianco, dell'impossibilità di gustarsi uno spledido Italia-Nuova Zelanda giocata nel deserto del Qatar a novembre, delle facce dei giornalisti sportivi televisivi quando hanno capito che tutti andranno da quelle parti, e loro no...