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Quattro uomini di spettacolo raccontati da Maurizio Costanzo

Io li conoscevo bene. È ciò che con cognizione di causa può affermare Maurizio Costanzo (a sinistra nella foto) riguardo a molti personaggi dello spettacolo

Parole chiave: Spiato in tv (181), Maurizio Costanzo (4)
Quattro uomini di spettacolo raccontati da Maurizio Costanzo

Io li conoscevo bene. È ciò che con cognizione di causa può affermare Maurizio Costanzo (a sinistra nella foto) riguardo a molti personaggi dello spettacolo. Proprio tale affermazione dà il titolo a quattro appuntamenti che il fecondo conduttore televisivo ha registrato con Pino Strabioli (a destra). I due si erano già incontrati l’anno scorso su Rai 3 nel programma Insonnia. Ora questo sodalizio continua conversando di personaggi famosi scomparsi come Paolo Villaggio, Marcello Mastroianni, Carmelo Bene ed Enrico Vaime. In un grande studio i conduttori siedono uno di fronte all’altro attorno a un grande tavolo di vetro. Lungo le pareti si vedono le immagini di un sipario chiuso illuminato dalle luci della ribalta e un grappolo di lampadari trasparenti con al centro delle lampade speciali. Spesso è proprio da questo angolo di visuale che partono le inquadrature dei due astanti. Aiutati da una puntigliosa quanto feconda ricerca nelle teche Rai, essi vogliono soprattutto mettere in luce, grazie alla testimonianza di Costanzo, in special modo la vita privata e il lato umano di questi quattro uomini di spettacolo. Il noto volto di Canale 5, famoso per il suo show, forse dubitando della propria memoria o forse per meglio assicurare un filo logico, racconta compiaciuto, aiutato da un testo scritto, vari aneddoti di come venne in contatto con gli artisti che hanno fatto la storia del piccolo schermo. Egli stesso con autoironia afferma che la trasmissione conveniva produrla adesso prima che la sua memoria possa cominciare ad annebbiarsi, non restando più vivida com’è ora. Strabioli gli fa semplicemente da spalla introducendo i vari filmati d’epoca uniti alle interviste ai familiari o ai più stretti collaboratori dei personaggi attorno ai quali ruota la chiacchierata.
Ancora una volta nel periodo estivo la Rai sceglie di mettere in palinsesto la tv del passato, non si sa se per paura di produrre qualcosa di nuovo che potrebbe risultare non gradito al pubblico o se per ripiegarsi compiaciuta a rimirare quella cosiddetta età dell’oro che sembra inesorabilmente tramontata. Questo ennesimo appuntamento di seconda serata dedicato all’angolo dei ricordi al caminetto produce in chi ha vissuto gli ultimi decenni del secolo scorso un potente effetto nostalgia, ma dall’altra parte risulta non particolarmente interessante per chi non c’era ancora in quel periodo. Di certo i preziosi ricordi di Costanzo hanno un duplice vantaggio: non essere particolarmente onerosi in termini di costi di produzione e al tempo stesso assicurare al programma un sicuro marchio di qualità.

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