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Convince la Montalbano al femminile

Rai 1 con Imma Tataranni sostituto procuratore continua con successo a portare sul piccolo schermo le storie di numerosi servitori dello stato soprattutto del meridione della nostra nazione. Inevitabilmente prima di tutto il pensiero corre al celeberrimo commissario Montalbano e alla fortunata serie che anche al terzo passaggio televisivo il lunedì sera vince la guerra dell’audience...

Parole chiave: Imma Tataranni (1), Spiato in tv (181), Rai Uno (13)
Convince la Montalbano al femminile

Rai 1 con Imma Tataranni sostituto procuratore continua con successo a portare sul piccolo schermo le storie di numerosi servitori dello stato soprattutto del meridione della nostra nazione. Inevitabilmente prima di tutto il pensiero corre al celeberrimo commissario Montalbano e alla fortunata serie che anche al terzo passaggio televisivo il lunedì sera vince la guerra dell’audience. Ebbene, questa nuova fiction, ambientata a Matera, scelta quest’anno come Capitale europea della cultura, pare la versione femminile del poliziotto di Vigata. L’attrice Valeria Scalera, infatti, insieme con un cast di artisti per lo più sconosciuti, interpreta questo sostituto procuratore, donna che con determinazione poco si cura di se stessa e vuole andare a verificare di persona sul posto i possibili protagonisti di un caso di cronaca nera. La Tartarati, da come va vestita, con abiti non particolarmente curati, sembra una donna intenta alle faccende domestiche. Sul lavoro non bada al tempo che le serve e in famiglia usa il pugno di ferro, quasi che marito, figlia e suocera le debbano obbedienza come fossero dei sottoposti. Ma la protagonista ha anche un lato femminile che mostra soprattutto quando in privato dialoga con il suo consorte o quando con sagacia fa dell’autoironia con se stessa. Con pochi mezzi a disposizione e con poco personale, anzi con qualche superiore che le rema contro, riesce soprattutto con la passione e il ragionamento asciutto a risolvere i casi che le vengono assegnati, senza badare ai formalismi. L’attrice interpreta con misura il personaggio senza farlo cadere in una macchietta; la donna protagonista s’ispira ai romanzi della scrittrice Mariolina Venezia. Il dato del quasi 20% di share rivela che il programma ha ampiamente incontrato il favore del pubblico della domenica sera. Certo, il rischio – come spesso avviene per queste serie italiane un po’ troppo patinate – è di scivolare nello scontato, ma certamente lo splendido paesaggio supplisce a qualche semplificazione di sceneggiatura. Con qualche ulteriore miglioramento questa fiction potrebbe davvero diventare un prodotto di ottima qualità che, anche senza effetti speciali, sa incuriosire e appassionare i telespettatori. La protagonista, pur svolgendo una professione speciale, di certo elitaria e di responsabilità, è una donna della porta accanto, per nulla vanitosa o appariscente, concreta e tenace. La Tataranni, dunque, sia nella finzione narrativa con l’arresto dei criminali, come nella vita reale, riesce a centrare ampiamente l’obiettivo di conquistare il pubblico e la critica.

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