Un avvocato che pare Paperino ma gli ascolti lo premiano

Già il titolo di questa fiction di Rai 1 è rivelatore di come si svolgono le indagini di Vincenzo Malinconico. Infatti l’attività professionale di questo avvocato è all’insegna delle situazioni non del tutto soddisfacenti, che non arrivano quasi mai a concludersi per il verso giusto. Nel curriculum di questo legale che segue un esiguo numero di cause civili vi è una serie di sconfitte che sembrano quasi leggendarie. Nel suo impegno generalmente ristretto a vicende di minor conto egli si muove con un fare da psicologo a buon mercato, amando filosofeggiare su quanto il destino va mettendo davanti a lui e ai suoi assistiti. Le diverse scene girate soprattutto a Salerno e sulla costiera amalfitana sono accompagnate dalla sua voce fuori campo che permette così di conoscere i suoi pensieri che in tante occasioni paiono proprio del tutto fuori luogo. A dare volto a questo personaggio è l’attore Massimiliano Gallo (nella foto), visto di recente in televisione come interprete del marito sempre alquanto dimesso e sottomesso dell’energica Imma Tataranni, sostituto procuratore. In questa serie di quattro puntate l’avvocato gestisce una situazione complicata anche per quanto riguarda la vita sentimentale. Si incontra, infatti, clandestinamente con la sua ex moglie ora legata ad un altro uomo e al tempo stesso non disdegna qualche altra compagnia femminile tra cui la collega più corteggiata del tribunale. Il quadro che ne viene fuori è quello di una persona attanagliata dalle insicurezze, carente di autostima, che più che guidare la propria vita sembra rincorrerla continuamente, sperando nella fortuna che arriva sempre un momento dopo rispetto a quando occorrerebbe. L’artista napoletano sa dare grandi sfumature a un protagonista dalle mille sfaccettature. In parte il pubblico ne rimane incuriosito perché si può facilmente identificare soprattutto nelle disavventure che capitano, dall’altra parte però Malinconico difficilmente può diventare un eroe della porta accanto, non riuscendo a capire se la sua sarà una storia a lieto fine o se continuerà a vivere nella mediocrità senza mai alzare la testa. La narrazione, che trae ispirazione dai romanzi di Diego De Silva, in termini di ascolti si ritrova in un’interessante competizione quasi alla pari con il Grande Fratello Vip. Un buon segnale per i dirigenti Rai della bontà della serie che potrebbe anche aspirare a una seconda stagione. L’insuccesso di cui si parla nel titolo, allora, non corrisponde ai dati dell’Auditel.