Libri
stampa

Chiese sconosciute nel cuore di Verona

AA.VV.
Sei chiese nel Quartiere Maggiore a Verona
Scripta edizioni, Verona 2016
pp. 232 - 15 euro

Chiese sconosciute nel cuore di Verona

Pochi veronesi e pochissimi turisti conoscono le chiese che sorgevano nel cosiddetto Quartiere Maggiore, quel vasto quadrilatero delimitato su due lati da via Leoncino e da corso Porta Borsari, a nord-est da via Cappello e Piazza Erbe e a sud-ovest dalla cortina delle mura tardoantiche. Eppure, escludendo le più note, le chiese del cuore della città sono ben sei, e tutte risalenti al periodo medievale, quando non addirittura più antiche. A questi piccoli gioielli sconosciuti è dedicato il secondo volume della collana “Verona -ae”, Sei chiese nel Quartiere Maggiore a Verona, edito da Scripta edizioni. Di queste, San Tommaso apostolo, nota come San Tomìo, in via Mazzini, è l’unica che ha conservato la sua funzione. Le altre sono andate perdute, demolite o trasformate, e di esse si conservano alcune tracce di diversa natura. Ecco allora parti di muri perimetrali, affreschi, lapidi, toponimi, che in angoli della città spesso visti ma mai attentamente osservati evocano un passato ricco di storia. E se di Sant’Andrea, Santi Cosma e Damiano, San Quirico restano solo testimonianze documentate, le chiese di San Matteo Concortine e San Marco in Foro sono ancora ben presenti nella città, pur se con una mutata destinazione d’uso. A far riscoprire al lettore questo patrimonio artistico sono Fabio Agostini, Alessia Maculan, Francesca Moscardo e Silvia Musetti, quattro giovani storici dell’arte che con la supervisione di Tiziana Franco, ordinario di Storia dell’arte medievale dell’Università di Verona e curatrice della collana, si sono addentrati in una storia nascosta. Perché ogni chiesa sorgeva in una contrada ed era il cuore pulsante della vita dei suoi abitanti, in un’epoca dove non esistevano distanze fisiche abissali e dove i commercianti, il clero, i nobili e gli artigiani interagivano quotidianamente. Il libro, in formato tascabile, si trasforma così in un perfetto compagno di viaggio per andare alla scoperta di un passato che si cela tra lo sfarzo delle vetrine, il brusio delle vie invase dai passanti, il rumore talvolta assordante dei locali. Ne Le città invisibili di Italo Calvino, Marco Polo parla della città di Zaira, che “non dice il proprio passato, lo contiene come le linee d’una mano”: e con queste parole Tiziana Franco, nella sua presentazione, prepara il lettore a tuffarsi nei segreti di una città che riserva continue sorprese, e che merita uno sguardo senza dubbio più attento e curioso.

Tutti i diritti riservati
Chiese sconosciute nel cuore di Verona
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.