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Un racconto avvincente con un cast di bravi attori

Resta con me è il titolo della fiction in onda la domenica sera su Rai 1 che ha come colonna sonora la canzone omonima di Pino Daniele...

Parole chiave: Resta con me (1), Francesco Arca (1), Rai Uno (13)
Un racconto avvincente con un cast di bravi attori

Resta con me è il titolo della fiction in onda la domenica sera su Rai 1 che ha come colonna sonora la canzone omonima di Pino Daniele. L’invito a non allontanarsi da lui è quello che il protagonista, il vicequestore Alessandro Scudieri, rivolge alla moglie, giudice che si occupa di minori, e a un ragazzo rimasto orfano, figlio di un suo informatore nelle indagini che stava conducendo. Proprio sul desiderio di questo servitore dello Stato di formare o ritrovare una famiglia si muove la trama delle otto puntate. Infatti, l’aspirazione di rimanere unito al protagonista è anche quella di Diego, un bambino rimasto senza genitori che ha un bisogno disperato di un adulto che gli stia vicino, gli voglia bene e lo educhi. Ma dietro questo racconto di paternità e di famiglia vi è pure il lavoro di Scudieri che cerca in tutti i modi di scoprire chi siano gli assassini del padre del ragazzo. Su questi due piani, professionale e personale, si snodano moltissime dinamiche narrative che rendono avvincente il racconto. L’attore Francesco Arca (nella foto), reduce dalla recente interpretazione in Fosca Innocenti su Canale 5, si dimostra alquanto credibile nel suo ruolo dando al personaggio le sfaccettature di una personalità complessa che deve ricucire anche un legame coniugale dopo che durante una missione segreta, sua moglie, a causa di un intervento armato del marito, ha perso la creatura che portava in grembo. Il tono del dramma è sempre dietro l’angolo in ogni scena. Questo timbro particolare che si nutre anche di una certa lentezza nel procedere con la vicenda, permette di far comprendere al telespettatore il difficile cammino psicologico di tutti i protagonisti impegnati a ricollocarsi in modo nuovo in una vita che fin lì ha mostrato anche le stimmate della crudeltà beffarda. In tale modo essi sperimentano, dopo la sconfitta, una nuova modalità ancora più autentica di amare. Anche il piccolo Mario Di Leva offre un buon livello di recitazione prestando il volto a un ragazzo che ha dovuto crescere troppo in fretta. A far da scenario a questa storia è Napoli mostrata nelle sue pieghe più complesse, di cui non è offerto un affresco completo, ma della quale almeno si possono cogliere alcune singolari sfumature. Nelle prime due puntate la fiction ha superato il 20% di share, segno che storie che parlano di famiglia riescono sempre a catturare l’interesse del pubblico, come analogamente sta dimostrando Buongiorno, mamma! su Canale 5. Chi segue da casa ha dunque raccolto l’invito a far da compagnia ai protagonisti della serie.

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