Spiato in tv
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Una famiglia fugge, ma tante restano davanti al televisore

Vite in fuga è la nuova fiction di Rai 1 con al centro una famiglia che, dovendo fuggire da Roma per non vedere il padre accusato del fallimento di una banca e anche di omicidio, si rifugia sotto falso nome a Ortisei...

Parole chiave: Spiato in tv (180), Fiction (8), Rai Uno (13), Vite in fuga (1), Anna Valle (4)
Una famiglia fugge, ma tante restano davanti al televisore

Vite in fuga è la nuova fiction di Rai 1 con al centro una famiglia che, dovendo fuggire da Roma per non vedere il padre accusato del fallimento di una banca e anche di omicidio, si rifugia sotto falso nome a Ortisei. Con moglie e figli il protagonista Carlo Caruana inizia una nuova vita, sempre con il timore che qualcuno possa scoprire il segreto che posta in sé e che non rivela neppure ai suoi congiunti. Mentre si aspetta l’ultima puntata per l’inevitabile lieto fine, magari con qualche filone narrativo non del tutto chiuso per essere pronti a ipotizzare una nuova stagione, la storia si tinge inevitabilmente di giallo. Infatti, dietro la fuga si nasconde una lunga serie di segreti e bugie, che solo in questa situazione di emergenza cominciano inevitabilmente a essere svelati.
A rincorrere i Caruana per tutta Italia è una polizotta che, contro il parere dei suoi colleghi, si mette sulle loro tracce, ingigantendo così i propri problemi familiari. La prima inquadratura si apre con la protagonista che in un lungo ricordo racconta in prima persona le sempre più intriganti vicende che hanno investito la sua famiglia, artificio che dovrebbe servire a dare ancor più intensità alla storia.
Gli interpreti della serie tv sono tutti beniamini del pubblico. Claudio Gioè, già protagonista de Il tredicesimo apostolo e La mafia uccide solo d’estate, è affiancato da Anna Valle (nella foto), interprete che, dopo una lunga carriera iniziata con la corona di Miss Italia, è stata poi chiamata a interpretare tante fiction molto seguite. Tra gli attori più giovani si distinguono, invece, Tobia De Angelis che si è fatto notare in Tutto può succedere, e Pierpaolo Spollon, artista padovano che raccoglie un successo dopo l’altro come anche recentemente in Doc – Nelle tue mani. Con facce così note, il 18% di share raggiunto nelle prime puntate è un risultato che può a buon titolo rientrare nelle aspettative dei dirigenti aziendali. Il programma si nuove tranquillamente lungo i binari delle fiction di casa nostra sempre un po’ ovattate, un po’ scontate, con la suspense che in modo puntuale si apre al termine di ogni episodio, sempre però in modo misurato per adattarsi meglio a una visione che abbraccia più generazioni. Il bene e il male paiono confondersi, ma alla fine si capisce sempre per chi fare il tifo. La recitazione non è di alto livello, ma l’intento è semplicemente quello di far passare a tutta la famiglia una piacevole serata, distensiva e rasserenante, senza inutili e insensate fughe verso il trash di Barbara d’Urso o il Grande Fratello Vip, programmi concorrenti su Canale 5. 

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