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Un bell’attore famoso non è garanzia di successo

Wrong significa sbagliato ed effettivamente il protagonista di nome Ozgur è un impenitente don Giovanni che si offre a dare lezioni di corteggiamento alla sua vicina di casa perché possa riconquistare il fidanzato che l’ha tradita.

Parole chiave: Mr. Wrong (1), Lezioni d’amore (1)
Un bell’attore famoso non è garanzia di successo

Wrong significa sbagliato ed effettivamente il protagonista di nome Ozgur è un impenitente don Giovanni che si offre a dare lezioni di corteggiamento alla sua vicina di casa perché possa riconquistare il fidanzato che l’ha tradita. Egli quindi non è la persona adatta per aiutare quest’alunna così speciale, e facilmente si può capire quale piega prenderà questa particolare scuola e che cosa succederà alla fine del corso. Ozgur è ritenuto una persona di cui non innamorarsi, ma nessuna pare resistere al suo fascino di giovane facoltoso e pieno di sé. L’attrice che dà il volto a questa nuova eroina è Ozge Gurel, già al fianco di Yaman (e nella foto) in altri racconti televisivi del genere, raccogliendo sempre un enorme successo sia in patria sia in Italia. Quest’estate però qualcosa non ha funzionato. Gli insegnamenti impartiti non hanno dato mediaticamente l’esito sperato, dimostrandosi non particolarmente graditi al pubblico, tanto da far slittare la messa in onda dall’appuntamento quotidiano pomeridiano alla prima serata del martedì. Un cambiamento dovuto molto probabilmente allo scarso indice di ascolto che ha raccolto questa storia, attorno all’8% di share. Un mezzo tonfo rispetto alle altre fiction che raccolgono invece risultati più confortanti. Eppure gli elementi per un possibile successo c’erano tutti: un bell’uomo palestrato, una giovane grintosa, un’iniziale dose di ostilità che poi a forza di colpi di scena si trasforma in complicità e quindi in amore improvviso e passionale. Peraltro la qualità recitativa è mediocre, la narrazione non ha nulla di originale presentando una nuova versione della stessa fiaba che probabilmente comincia un po’ ad annoiare. In questi anni, nella preparazione e realizzazione di questo tipo di programmi provenienti dalla Turchia, non si è vista alcuna crescita professionale o miglioramento, tutto è rimasto pressoché uguale. Il pubblico, poi, difficilmente si appassiona quando il proprio artista preferito deve interpretare ruoli con connotazioni negative. Gli eroi devono essere sempre buoni e devono subito dimostrare di avere un cuore migliore degli altri. Stavolta il titolo ha preso il sopravvento e a essere sbagliato non è solo il posto nel palinsesto, ma tutto il programma.

Un bell’attore famoso non è garanzia di successo
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