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Ma che insulsi questi finti matrimoni!

La televisione, da qualcuno definita specchio del paese, con Le spose di Costantino si adegua alla tendenza odierna in cui i matrimoni hanno durata sempre più breve...

Parole chiave: Le spose di Costantino (1), Rai2 (2), Spiato in Tv (180), Giuseppe Begnigni (48)
Ma che insulsi questi finti matrimoni!

La televisione, da qualcuno definita specchio del paese, con Le spose di Costantino si adegua alla tendenza odierna in cui i matrimoni hanno durata sempre più breve. In quattro puntate Costantino della Gherardesca (nella foto con Paola Ferrari), infatti, sposa per la sola durata di un viaggio di nozze altrettante donne famose. Una messa in scena con tanto di finto prete che dichiara i presenti marito e moglie per i poteri conferitigli da Rai 2. Ai novelli sposi è chiesto di sostituirsi nella vita quotidiana ad alcune coppie di Paesi scelti come meta di viaggi di nozze per le proprie attrattive naturalistiche, ma dove la popolazione vive in povertà. Le avventure di questa insolite coppie in luna di miele copiano abbondantemente i viaggi organizzati da della Gherardesca nelle varie edizioni di Pechino Express di cui è stato concorrente e conduttore. Gli sposi televisivi tentano d’inserirsi negli usi e costumi delle popolazioni presso cui si trovano, ma senza alcun successo. La loro presenza è poco più di un cameo un po’ naif, estemporaneo, più grottesco che verosimile. Questo mescolarsi di persone celebri, magari di discendenza nobile come Costantino, con la povertà dei Paesi dove sono alloggiati non produce nulla di buono. La trasmissione è tutta incentrata sul vanitoso ed eccentrico attore.
I dialoghi e le storie costruite per esigenze di copione sono alquanto banali, scontate, effimere e, alla fine, poco interessanti. L’ostentato glamour di queste finte coppie mal si adatta a un linguaggio talora scurrile che è propinato ai telespettatori come segno di concretezza e di veridicità. La messa in onda il giovedì sera ha cozzato con l’inossidabile Don Matteo 11 che ha umiliato questa farsa battendola in termini di ascolti 10 a 1. L’atteggiamento snob dei protagonisti non convince per nulla la critica né il pubblico da casa. L’accoppiata tra luna di miele di ricchi personaggi e la vita povera dei Paesi visitati null’altro è che un giochino per gente svogliata che non sa più come divertirsi e quindi gioca a fare i poveri. La voce fuori campo tenta di dare credibilità a quanto si sta per vedere ma non ha sufficiente grinta per infondere il necessario entusiasmo. Elisabetta Canalis, Eleonora Giorgi, Paola Ferrari e Valeria Marini si sono prestate a questo giochino più per desiderio di visibilità che per la solidità di un simile progetto televisivo. Questi matrimoni sbilenchi, insulsi e per molti versi irritanti non sono destinati al successo, come effettivamente accade al termine di ogni puntata.

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