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Il filone medico, il thriller e le solite questioni di cuore

Marco Bocci (nella foto) è tornato da protagonista in televisione con Fino all’ultimo battito, serie in 12 episodi che mette al centro le vicende di un tormentato cardiologo a cui presta volto e voce

Parole chiave: Fino all'ultimo battito (1), Marco Bocci (1)
Il filone medico, il thriller e le solite questioni di cuore

Marco Bocci (nella foto) è tornato da protagonista in televisione con Fino all’ultimo battito, serie in 12 episodi che mette al centro le vicende di un tormentato cardiologo a cui presta volto e voce. È lui, infatti, che volendo curare le persone malate, e primo fra tutti il proprio figlio Paolo, sabota la lista d’attesa per un trapianto per far passare il proprio bambino in cima all’elenco. Questo comportamento che viola le fondamentali norme deontologiche viene però in qualche modo conosciuto da un boss mafioso che comincia col ricattarlo dapprima attraverso la nuora. Nel filone medico si innesta quindi quello del thriller al quale si aggiunge qualche questione sentimentale che mette ancora più suspense nella battaglia delle parti che si oppongono: quella del male e quella del bene che cerca senza riuscirci di intraprendere la via della redenzione. È la vicenda di una persona disperata che ad ogni minimo tentativo di rialzare la testa, viene però ancor più risucchiata nel vortice della malavita che la ricatta ogni volta. La fiction è firmata dell’abile regista Cinzia Th Torrini che ha già diretto successi come Elisa di Rivombrosa per Canale 5 e Pezzi unici per Rai 1 e che ora si è messa alle dipendenze di Luca Barbareschi, poliedrico artista che ha già prodotto fra l’altro La strada verso casa. Questa nuova serie ha uno stile meno patinato rispetto alle abituali fiction italiane, più verosimile, ma inevitabilmente anch’essa scade nel genere sentimentale con note melodrammatiche per permettere così al pubblico di identificarsi con il cattivo che vuole ridiventare buono. Questo primario d’ospedale è, infatti, l’unica figura che consapevolmente cerca di fare il bene anche andando – lui che si è sempre creduto un dio per le sue abilità mediche – a confidarsi dal cappellano dell’ospedale confessando i propri errori. L’amalgama tra i generi diversi non è del tutto armonioso e sono parecchi gli stacchi troppo forti tra situazioni così diverse. Circa il 20% di coloro che il giovedì sera guardano la televisione, si stanno appassionando a questa storia che vede tra le protagoniste anche Violante Placido e Bianca Guaccero, padrona di casa di Detto Fatto, contenitore pomeridiano di Rai 2. Probabilmente, come fa pensare il titolo, l’adrenalina continuerà a salire all’inverosimile, fino all’ultimo stadio, e quando tutto sembrerà perduto, un colpo di scena permetterà di rimettere le cose a posto, facendo vincere il bene e riportando il sorriso sul volto sempre tirato del chirurgo Diego Mancini.

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