Il racconto di una vita tra suoni e ricerca di libertà

Le Orme di Tony. Come ho raggiunto il successo senza eccesso è il recente libro scritto da Tony Pagliuca, abruzzese, tastierista e autore di non pochi testi del celebre gruppo veneziano, da Gioco di bimba a La fabbricante d’angeli. Egli racconta la sua giovinezza in una sorta di vocabolario articolato in 25 capitoli (Ancora insieme, Bella Palinuro, Cara Venezia, Dora, sino a Zampata finale), che si dipana attraverso un viaggio che parte alle 7.40 del 26 agosto 1970 sulla “Furgona”, il mezzo di quattro musicisti (oltre a Tony Pagliuca ci sono Aldo Tagliapietra, Michi Dei Rossi e Nino Smeraldi) che li porterà fino all’Isola di Wight, dove si terrà il famoso festival col meglio del rock mondiale, dal chitarrista statunitense Jimi Hendrix al gruppo britannico degli Emerson, Lake & Palmer. Pagliuca alla guida della “Furgona” combatte la monotonia della lunga strada raccontando agli amici gli episodi della sua vita che compongono il libro.

Tra passato e presente, Le Orme di Tony ricorda che questi quattro ragazzi sono andati a Wight per trovare una nuova umanità, per lasciarsi alle spalle quella storia che dal 1939 al 1945 aveva funestato l’intero pianeta. Da una parte il mondo in guerra vissuto dalla precedente generazione, dall’altra quello di pace dei giovani. In mezzo gli amori di un giovane Tony raccontati con estrema delicatezza, in pagine che richiamano canzoni come Frutto acerbo o Era inverno, ma pure momenti di storia ormai dimenticati, come quelli legati ad un sistema scolastico che, nato con la riforma Bottai del 1940, prevedeva dopo le elementari la cosiddetta scuola industriale e la scuola media, che dava libero accesso al liceo. Dal 1° ottobre 1963 tutte le scuole medie inferiori saranno unificate sotto un unico modello, ma per Tony, che nel 1957 era stato costretto a scegliere la scuola di avviamento professionale, era troppo tardi: la sua esperienza scolastica è quella di “un insegnamento mirato a far odiare la musica e non solo”. Però Tony la musica l’ha nel sangue e quando il padre gli compra una fisarmonica, abbracciata “come la sposa abbraccia lo sposo in un matrimonio combinato”, la sua vita cambia, divenendo un “successo senza eccesso”, come recita il sottotitolo. I quattro ragazzi partiti dal veneziano piazzale Roma tornano da Wight carichi di voglia di cambiare la musica italiana. In un’Italia sonnolenta che fatica a sprovincializzarsi Tony Pagliuca diventerà protagonista di uno dei complessi più amati di sempre, con i quali esplode il progressive di Collage. Un disco scambiato a casa del tastierista Keith Emerson con Pictures at an exhibition. “Con tanto di autografo”, ricorda con una punta di malcelato orgoglio Tony Pagliuca.