La scuola siamo noi
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Il dirigente scolastico è diventato il vero motore dell’autonomia all’interno dei nostri istituti

Nel quadro generale della riforma della Pubblica amministrazione condensata negli anni ’90 del secolo scorso dalle cosiddette riforme Bassanini, si è innestata a livello culturale e normativo la nascita della autonomia scolastica all’interno di una rinnovata governance delle istituzioni scolastiche, funzionale e focalizzata sulla riforma dello Stato-apparato, con una rimodulazione dei compiti e delle funzioni delle istituzioni scolastiche che contestualmente hanno acquisito l’autonomia...

Parole chiave: Dirigente scolastico (1), La scuola siamo noi (17)

Nel quadro generale della riforma della Pubblica amministrazione condensata negli anni ’90 del secolo scorso dalle cosiddette riforme Bassanini, si è innestata a livello culturale e normativo la nascita della autonomia scolastica all’interno di una rinnovata governance delle istituzioni scolastiche, funzionale e focalizzata sulla riforma dello Stato-apparato, con una rimodulazione dei compiti e delle funzioni delle istituzioni scolastiche che contestualmente hanno acquisito l’autonomia.
In questo contesto, il capo di istituto – divenuto dirigente scolastico – ha accresciuto le sue responsabilità, i suoi compiti, le sue funzioni, il suo profilo di servizio. L’esercizio della funzione rispetto al vecchio sistema della Scuola-apparato fondato sui principi del verticismo burocratico, del centralismo amministrativo, della rigidità organizzativa, è profondamente mutato all’interno del sistema dell’autonomia; tale funzione è esercitata, oggi, all’interno di un sistema di Scuola-servizi, fondato sui principi dell’autonomia, del decentramento, della funzionalità dei modelli organizzativi.
Fra i tanti elementi costitutivi della funzione del dirigente scolastico, si possono citare quelli che fanno da corollario rispetto alla funzione fondamentale di responsabile e rappresentante della legittimità degli atti e della legalità delle azioni compiute in qualità di organo al vertice dell’istituzione scolastica autonoma. Parliamo degli atti di indirizzo, che connotano i nuovi profili della direzione; del coordinamento e del controllo all’interno della funzione svolta dal dirigente scolastico.
In prima battuta, nella veste di responsabile della gestione unitaria dell’istituzione scolastica, il dirigente deve guidare, dirigere, ricercare le strategie di scopo che portino alla realizzazione del Ptof (Piano triennale dell’offerta formativa). Nell’indirizzare gli operatori in servizio verso lo scopo da conseguire, il dirigente adotta criteri, favorisce attività ed attiva (in maniera coerente ed armonica) sinergie per conseguire gli obiettivi generali posti a monte  dell’attività programmatoria dell’Istituto rappresentato.
È evidente che il background culturale e professionale del dirigente, il suo costante aggiornamento e miglioramento incidono profondamente sull’azione regolativa svolta dal dirigente nell’esercizio del suo potere di indirizzo. Pertanto un dirigente che viva la sua professione come stereotipo ripetitivo di un mero apparato di servizio, svilisce la capacità di regolare al meglio e con funzionalità le scelte generali e le innovazioni nel campo scolastico, perdendo ogni capacità progettuale innovativa.
Quali sono, in breve, le estrinsecazioni del potere di indirizzo?
La promozione, il coordinamento, il controllo.
Nello specifico scolastico, con il termine promozione si intendono quelle azioni che favoriscono, sostengono, incrementano, stimolano un’attività al fine di conseguire uno scopo finale prefissato. Dunque una costante attività culturale e professionale di sostegno alla realizzazione delle finalità e degli obiettivi di servizio.
Il dirigente scolastico poi, nel coordinare l’attività degli operatori scolastici, deve dunque (nel rispetto delle competenze, dei poteri di quei soggetti) assicurare l’unitarietà, la coerenza e l’efficienza delle decisioni assunte; ma soprattutto valutare tutti gli interessi coinvolti al fine di rendere imparziale ed efficiente l’agire amministrativo della istituzione scolastica.
Il dirigente esercita un controllo di atti e un controllo di attività attraverso il quale esprime un giudizio di conformità alle regole poste a base degli atti da svolgere o all’attività da compiere.
Per far funzionare, mettere in moto l’autonomia di ogni istituzione scolastica autonoma, il dirigente scolastico deve assumere il ruolo di vero centro propulsore di tale autonomia, assommando tutta una serie di responsabilità, poteri e doveri che necessariamente ne fanno il fulcro, il punto centrale di ogni scelta dell’istituzione scolastica. Al di là di altrettanti paradigmi descrittivi il dirigente scolastico – oggi – si può definire il vero motore dell’autonomia scolastica.
Albino Barresi
Dirigente scolastico Ic Stadio Borgo-Milano già Direttore dell’Ust di Verona

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Il dirigente scolastico è diventato il vero motore dell’autonomia all’interno dei nostri istituti
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