Il Fatto di Bruno Fasani
stampa

A Medjugorie tra luci e ombre

Preciso subito che a me la Madonna non è mai apparsa. Se mai ho una speranza di vederla, questo è rinviato al dopo, sempre che il Padreterno abbia voglia di usarmi misericordia. La prima cosa che farò incontrandola sarà quello di guardarla negli occhi. Non solo per implorare la sua misericordia, ma anche per sapere di che colore sono...

Parole chiave: Il Fatto di mons. Bruno Fasani (46)

Preciso subito che a me la Madonna non è mai apparsa. Se mai ho una speranza di vederla, questo è rinviato al dopo, sempre che il Padreterno abbia voglia di usarmi misericordia. La prima cosa che farò incontrandola sarà quello di guardarla negli occhi. Non solo per implorare la sua misericordia, ma anche per sapere di che colore sono. Tra i cosiddetti veggenti, uno me li descrive neri come la pece, un altro azzurri, un altro verdi, altri altro ancora, creandomi un sicuro disorientamento cromatico.
Una seconda precisazione mi porta a rassicuravi che però neanch’io sono mai apparso alla Madonna. Modo di dire per ricordare troppi casi di millanteria, in cui il cono di luce di presunte apparizioni finisce sempre sugli scaltriti individui che sostengono di avere le visioni, con il conseguente movimento di persone e soldi che ruotano intorno a queste vicende. Tra presunti veggenti e babbei disposti a crederci la conta cresce come i funghi nel bagnato.
Tra il serio, ma non troppo, e il faceto, ho dipinto i due scenari che ci obbligano a riflettere quando parliamo di apparizioni. Tema diventato di attualità dopo che Papa Francesco ha accennato a Medjugorie, affermando che tra poco la Chiesa avrebbe dato risposta al quesito che ormai si trascina da anni: vero o non vero? Ad essere precisi non erano mancate sue battute anche in tempi recenti che avevano acceso le polveri. Sull’aereo, di ritorno da Sarajevo, aveva puntualizzato: “Ma dove sono i veggenti che ci dicono della lettera che la Madonna invierà oggi alle 4 del pomeriggio? Questa non è identità cristiana e l’ultima parola di Dio si chiama Gesù”. E parlando a Santa Marta aveva denunciato la prassi di “vivere di apparizioni”. Parole neppure tanto velate, che sono bastate ad accendere il dibattito, non solo all’interno della Chiesa, ma anche nel mondo allargato dei talk show e in genere in quel mondo malato di scientismo acuto, quello disposto a fidarsi solo con le prove di laboratorio.
Per tornare a Medjugorie, non sta a me anticipare giudizi. Certamente il luogo, prima ancora dell’autenticità delle apparizioni, racconta la forza della fede. Un miracolo di Chiesa vorrei dire. Milioni di persone che pregano, si confessano, si convertono sono un frutto che interroga e, nello stesso tempo, ci indica che solo la strada di comunità credenti e convinte nella loro testimonianza possono diventare il traino per un risveglio della fede, oggi largamente abbandonata in molte parti della terra. Una chiara provocazione per i cristiani delle nostre parrocchie, che spesso vivono la propria fede in maniera individualistica e privata, con il pudore umano che li spinge a mimetizzarsi una volta usciti dalla chiesa. Medjugorie è la provocazione di un collettivismo spirituale che si trasforma in pedagogia e senso di appartenenza, perché solo una forte identità condivisa è in grado di restituire forza ad un cristianesimo incerto e annacquato.
Ed è la forza di questa fede di popolo che fa da matrice ai miracoli che avvengono in quel luogo. Le apparizioni possono essere vere o meno, ma è la fede ciò che fa da premessa perché il Signore tramite Maria ascolti il grido della sua gente.
Se mai volessimo indugiare sui dubbi, dovremmo chiederci se sia davvero evangelica una fede che ha bisogno di un timbro quotidiano del trascendente per convincere il mondo. La parola fede, nel suo significato rimanda al fidarsi e il fidarsi non si fonda sulla certezza delle prove esibite come garanzia di autenticità.
Resterebbe aperto un ultimo filone di inquietudine su cui indagare. Com’è possibile che alcuni privilegiati, prediletti da Maria, possano godere di tanti vantaggi economici a fronte di tanta gente che fatica a sbarcare il lunario? Discorso sindacale o di giustizia? La Madonna ci illumini.

Tutti i diritti riservati
A Medjugorie tra luci e ombre
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.