Cinema
stampa

Un po’ noir e un po’ spy story ma l’esito è piuttosto piatto

Animali fantastici
I segreti di Silente
(Usa, 2022)
Regia: David Yate
Con: Eddie Redmayne, Mads Mikkelsen, Jude Law, Ezra Miller, Katherine Waterston
Durata: 142 minuti
Valutazione Cnvf: consigliabile/problematico

Parole chiave: Animali fantastici (3), I segreti di Silente (1), David Yate (1)
Un po’ noir e un po’ spy story ma l’esito è piuttosto piatto

Il terzo episodio della saga Animali fantastici (prequel del famoso maghetto Harry Potter) ha visto la luce dopo un impervio percorso. Esclusi i problemi legati all’emergenza sanitaria, dal secondo al terzo film sono stati necessari l’affiancamento di Steve Kloves alla Rowling per semplificare la sceneggiatura, l’esclusione di Johnny Depp dalle riprese (l’interpretazione del villain della saga è stata affidata in questo film a Mads Mikkelsen) per il processo con l’ex moglie Amber Heard, il boicottaggio dei fan alla stessa Rowling per le sue posizioni femministe considerate transfobe. Nonostante tutto, la pellicola è arrivata nelle sale.

In questa, che potrebbe essere considerata la terza puntata di un serial cinematografico, ci si trova a ridosso della nomina nel Comitato internazionale dei maghi: il mago cattivo Grindelwald, escluso dalle elezioni per l’omicidio di alcuni non maghi (i babbani), vuole non solo essere riabilitato ma addirittura diventare presidente dell’organo di governo. Se, attraverso alcune amicizie, riesce ad essere scagionato dalle accuse, non gli viene così facile concorrere al comando a causa di un suo grandissimo amico (e anche più di un amico) di gioventù: Albus Silente. Il futuro preside di Hogwarts (magistralmente interpretato da Jude Law), infatti, riunisce attorno a sé una squadra per rovinare i piani a Grindelwald: il magizoologo Newt Scamander, suo fratello dipendente del Ministero della magia Theseus, il fornaio babbano Jacob Kowalski, i due maghi Lally Hicks e Yusuf Kama. Non è facile far saltare il banco del cattivo, perché possiede un modo per conoscere il futuro. Il procedere, allora, senza un piano ben preciso diventa la carta vincente.

Se è stato confermato il mood un po’ noir e un po’ spy story che ha caratterizzato gli ultimi episodi, bisogna ammettere che il regista non ha realizzato un’opera particolarmente brillante. Pur trovandosi con effetti speciali tra i migliori realizzati (considerando tutti i film della saga) e attori davvero molto coinvolti nella parte e convincenti nella recitazione, il risultato finale risulta abbastanza piatto. Anche la colonna sonora rielabora materiale già, in qualche modo, sentito: rivisitazione di vecchi temi musicali della saga, niente di più.

Insomma, il risultato finale rischia di essere alquanto deludente: per coloro che non hanno grande confidenza con il mondo magico sono di difficile comprensione alcuni elementi della storia, per i fan del mondo del maghetto inglese un po’ troppo scontati e semplificati quegli stessi elementi.

Tutti i diritti riservati
Un po’ noir e un po’ spy story ma l’esito è piuttosto piatto
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento