Una giornata particolare
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Una frase accomuna tutti gli italiani: «Mamma, butta la pasta!»

Lunedì 25 ottobre è il “World Pasta Day” o meglio – adeguandosi al più che mai pertinente “parla come mangi” – la Giornata mondiale della pasta. Un’invenzione italiana – la Giornata – dedicata al cibo italiano per antonomasia

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Una frase accomuna tutti gli italiani: «Mamma, butta la pasta!»

Lunedì 25 ottobre è il “World Pasta Day” o meglio – adeguandosi al più che mai pertinente “parla come mangi” – la Giornata mondiale della pasta. Un’invenzione italiana – la Giornata – dedicata al cibo italiano per antonomasia. Nel mondo intero molti usano le nostre parole per denominarne i formati (almeno 200 nei vari continenti), tutti la vogliano mangiare, tanti ce la vorrebbero copiare. È il tipico made in Italy, anche se sembra che sia stata inventata in Cina (circa nel 1100 a.C.), parecchi secoli prima che arrivasse da noi: almeno per questa volta siamo stati noi a copiare! E assai bene. Ne siamo i maggiori consumatori (circa 26 kg pro-capite all’anno) e i maggiori produttori (3,3 milioni di tonnellate all’anno). È un alimento che fa bene sotto molti aspetti: è nutrizionalmente equilibrato, con i suoi abbondanti carboidrati, le parecchie proteine e la dose corretta di grassi, calcio, potassio, fosforo e vitamine; è democratica, ovvero mette d’accordo tutte le età, tutte le categorie sociali e anche chi soffre di alcuni disturbi (diabete, pressione alta, colesterolo); è familiare perché crea sempre clima di accoglienza (“dove c’è pasta c’è casa”, parafrasando una vecchia pubblicità). È economica, perché con pochi soldi e un briciolo di fantasia si possono fare molte cose; è ambientalista, perché ha un impatto molto basso in tutta la filiera, dalla coltivazione del frumento all’imballaggio in materiali facilmente riciclabili. E soprattutto: dire che la pasta è buona è come scoprire l’acqua calda! Anche se proprio il binomio “acqua calda e pasta” è una delle principali paure per un italiano all’estero (ciò che vive Checco Zalone in Quo vado è un realistico incubo). Alcuni consigli per festeggiare questa Giornata, in base alla “pasta” di ciascuno. Per i più pop proponiamo una mangiata da film (alla Totò, alla Sordi, o – per i più romantici – alla Lilli e il vagabondo). Per i più radical chic entrare nei pastafariani, religione o meglio parodia di religione per cui il creatore è il Prodigioso Spaghetto Volante che agisce nel mondo con le sue “spaghettose appendici” e consiglia di seguire i suoi otto condimenti. Per i più choosy un bacio alla mamma, prima vera sacerdotessa e apostola della pasta. I più nerd possono scegliere tra visitare la piattaforma digitale “Al Dente”, voluta da Unione Italiana Food e International pasta organization, per raccogliere informazioni sul futuro della pasta, oppure partecipare ad una spaghettata virtuale o alla raccolta di fondi con l’hashtag #Haveagoodpasta. Per tutti: riprendere l’iniziativa dell’edizione 2017 ovvero contribuire con un piatto di pasta a nutrire il pianeta. Più nel concreto: annualmente un italiano in media getta nei rifiuti circa 36 kg di cibo (100 grammi al giorno) e altrettanti ne vengono sprecati lungo tutta la filiera. Con questa consapevolezza, il 25 ottobre si potrebbero donare qualcosa a chi avrebbe un motivo più che valido per festeggiare questa Giornata e condividere “l’orgoglio italiano”.

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