Una giornata particolare
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Teniamoci legati al suolo la base delle nostre esistenze

Sabato 5 dicembre è la Giornata mondiale del suolo

Parole chiave: Giornata mondiale del suono (1), 5 dicembre (1)
Teniamoci legati al suolo la base delle nostre esistenze

Sopra il suolo della Terra, Elisabetta II – regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth – risulta essere il sovrano vivente più longevo (dal 6 febbraio 1952), ma al momento nella classifica assoluta è ancora distante da Luigi XIV di Francia (26.407 giorni), Rama IX di Thailandia (25.694) e Giovanni II del Liechtenstein (25.668). Sotto il suolo della Terra sono già finiti questi tre regnanti – e qualche dubbio inizia ad affiorare  anche sull’incontrastata e amata The Queen –. Con il suolo della Terra, hanno tutti avuto a che fare soprattutto nel governare il loro territorio, ma uno in particolare vi ha costruito un legame forte: Rama IX (1927-2016) infatti è considerato una sorta di padre nobile della Giornata mondiale del suolo (5 dicembre). Una perla nel suo lungo regno, a segnalare per alcuni il suo grande cuore, per altri la scaltrezza nel cercare qualcosa che gli desse fama oltre la morte.
Di contrasti e ambiguità è piena la sua vita: da molti è considerato padre della nazione thailandese, da altri quasi un traditore nelle svolte fondamentali della Storia; si è ritagliato in alcune circostanze un ruolo defilato e ha permesso (o preteso?) che la festa del papà nella sua nazione fosse spostata alla data del suo compleanno; gli è stato conferito in vita il titolo di Rama IX il Grande ed è stato accusato di preferire le dittature militari ai governi eletti democraticamente.
Tutti d’accordo, però, che nel 2002 il suo peso è stato fondamentale nel dare risonanza planetaria alle istanze dell’International Union of Soil Sciences (Iuss), fondata nel 1924 per promuovere la scienza del suolo, stimolando la ricerca nei vari rami, le applicazioni e i contatti tra scienziati e lavoratori della terra. In quell’anno la Thailandia ha ospitato il loro Congresso internazionale da cui è emerso il desiderio e la necessità di una Giornata per ricordare a tutti l’importanza del terreno su cui poggia la nostra intera esistenza. Nel 2014 la proposta fu accolta dalla Fao e fu fissata nel giorno del compleanno di Rama IX, appunto il 5 dicembre.
Il lavoro oggi necessario è su due fronti. Da una parte si tratta di custodire la buona salute del suolo perché è l’unico modo di garantire il mantenimento della biodiversità, la bontà e la qualità dell’acqua, la possibilità di utilizzare le energie rinnovabili, la custodia delle coltivazioni, l’abbondanza del cibo. Dall’altra è questione di non consumare nuove superfici con coperture artificiali (soprattutto insediamenti e infrastrutture): secondo l’Ispra nel 2018 in Italia si è arrivati quasi all’8% del territorio nazionale con un aumento di circa 14 ettari al giorno (pari a 20 campi da calcio), ben lontani dall’obiettivo dell’azzeramento dei consumi, ovvero del concedere solamente la riconversione di aree già sfruttate.
Di certo, se ogni persona e l’umanità intera è chiamata a trovare il terreno giusto su cui costruire la propria stabilità, meglio che sia sano e fecondo.

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