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Una fiction di valore e con valori meritevole di una platea più ampia

Buongiorno, mamma!, nuova fiction prodotta da Lux vide, presenta un soggetto molto particolare, ispirato a una storia vera, protagonista Raul Bova

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Una fiction di valore e con valori meritevole di una platea più ampia

Buongiorno, mamma!, nuova fiction prodotta da Lux vide, presenta un soggetto molto particolare, ispirato a una storia vera. La vicenda inizia nel 1995 con il matrimonio di Anna e Guido da cui nascono quattro figli. Nel 2013 la protagonista entra in coma e rimane immobilizzata a letto nella camera coniugale. La vita però non si ferma, perché accanto a lei, come un vero centro propulsore, si muovono tutte le altre vicende fino ad arrivare a oggi. Da una parte vi è l’amore solido come una roccia del marito e dall’altra parte compare un possibile segreto che riguarda la prima fidanzata di Guido, la cui figlia, senza farsi riconoscere, viene assunta in casa per fare da assistente ad Anna.

Sono continui i flashback, non sempre ben armonizzati tra loro, e mostrano come sia stata difficile la loro vita di coppia. Spesso questi ricordi sono messi in parallelo con quanto avviene ora in modo simile per i loro figli. A rendere più complicata la storia di questi coniugi, vi è l’atteggiamento della madre della protagonista che, sebbene benestante, non intende aiutare il genero e i nipoti, ritenendo, di fatto, inutile la vita della figlia, che aveva allontanato, senza portarlo all’altare, chi, invece, lei si sarebbe aspettato.

Si sperimentano parecchie emozioni in questa nuova storia drammatica, ambientata in una casa immersa in un parco prospiciente il lago e dove continuamente si usa la parola “fiaba” che però, visto lo scorrere dei fatti, pare, come viene pensata da Anna, scritta al contrario. La Lux Vide ha scelto di avvalersi di tanti attori che già hanno lavorato con essa, come Maria Chiara Giannetta in Don Matteo, Matteo Oscar Giuggioli e Beatrice Arnera in A un passo dal cielo, fino a Erasmo Genzini, nuovo protagonista di Che Dio ci aiuti. Affidare, però, il ruolo di protagonista a Raul Bova non è stata una mossa pienamente azzeccata. Infatti sembra non del tutto appropriato nel vestire i panni molto impegnativi di un uomo che sfida continuamente la mentalità dominante circa la sofferenza e la fedeltà dell’amore e che, come preside di una scuola superiore, è svagato e incerto.

La fiction, che diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare – visto il solido legame della casa produttrice con Rai 1 – va in onda su Canale 5, raggiuge un non brillantissimo 16% circa di share, un po’ sotto le aspettative, considerati anche i beniamini del pubblico messi in campo. Comunque i valori che vengono lanciati, almeno per quanto visto nelle prime puntate, sono tutti positivi e solidi, lasciando ben sperare che la conclusione sia degna di tutta la suspense creata.

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