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Una Mannoia in versione soft tra buona musica e belle storie

Fiorella Mannoia (nella foto), cantante e artista poliedrica, si è data alla conduzione e in seconda serata il lunedì su Rai 3 ha aperto un nuovo salotto chiamandolo La versione di Fiorella...

Parole chiave: Fiorella Mannoia (1), La versione di Fiorella (1)
Una Mannoia in versione soft tra buona musica e belle storie

Fiorella Mannoia (nella foto), cantante e artista poliedrica, si è data alla conduzione e in seconda serata il lunedì su Rai 3 ha aperto un nuovo salotto chiamandolo La versione di Fiorella. In un particolare studio televisivo tutto di legno con una pedana circolare in mezzo e ai lati tanti scaffali pieni di libri e di oggetti stanno due panchine da giardino pubblico, dove la presentatrice accoglie i suoi ospiti. L’illuminazione che proviene da tanti piccoli punti luce è soffusa, somiglia quasi a un cielo notturno pieno di stelle creando così un clima d’intimità reso ancora più eloquente da un complesso musicale che suona in sottofondo. La conduttrice parla poco, non rivolge domande imbarazzanti, lascia che sia l’intervistato a raccontare ampiamente di sé. Al centro non c’è lei, ma le interessanti storie dei suoi invitati e magari anche le canzoni che sono venuti a presentare. Alle loro voci, ogni tanto, si aggiunge anche la sua, dando vita così a dei bei duetti  dove la Mannoia emerge con il suo timbro canoro inconfondibile. Nella presentazione della trasmissione si vorrebbe avvicinare quest’appuntamento televisivo alla celebre rubrica L’almanacco del giorno dopo che per più di vent’anni è stata mandata in onda prima del telegiornale delle 20 su Rai 1. Di quel programma la conduttrice ha tenuto ben poco, se non i riferimenti astronomici iniziali circa il sorgere e il calare del sole e un certo vezzo di celebrare qualche anniversario più o meno famoso. Tutto il resto è ben diverso per stile, linguaggio, impostazione e immagini. Alla Mannoia prima di tutto interessa dare musicalità alle parole dette, cosicché i colloqui avuti sembrano le basi per poi produrre un nuovo testo canoro. A catturare il telespettatore è soprattutto il tono moderato della voce e solo pochi e misurati applausi. Il programma poggia sulle sensazioni, sulle atmosfere e suggestioni, più che sull’importanza di quanto è detto. I brani suonati o cantati sono tutti di ottima qualità. Circa il 3% di chi segue il piccolo schermo aspetta quest’appuntamento per godersi buona musica e ascoltare racconti che mettono a nudo con discrezione il vissuto degli ospiti. Uno spazio tutto suo si ritaglia poi la filosofa Ilaria Gaspari che prendendo spunto da un avvenimento del giorno argomenta, anche se in modo originale, su temi di portata universale. Fiorella Mannoia, prestata al ruolo di presentatrice, rimane di sicuro più abile con la musica che non nell’intrattenimento, ma sa, comunque, dare vita a una assai godibile e convincente trasmissione.

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