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Un po’ di Verona, ma manca lo spessore

Mentre ero via è arrivata sui teleschermi con la promessa di far vedere un po’ di Verona. In realtà, però, a parte qualche inquadratura panoramica e qualche scena ambientata in centro, della città scaligera si vede poco o niente...

Parole chiave: Mentre ero Via (1), Vittoria Pucini (1), Giuseppe Zeno (3), Rai 1 (5)
Un po’ di Verona, ma manca lo spessore

Mentre ero via è arrivata sui teleschermi con la promessa di far vedere un po’ di Verona. In realtà, però, a parte qualche inquadratura panoramica e qualche scena ambientata in centro, della città scaligera si vede poco o niente. Forse che gli autori, Ivan Cotroneo e Monica Rametta, arrivati al successo con Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia, pur ideando una trama originale, abbiano perso anche loro la memoria di dove hanno girato, come la protagonista di questa nuova storia per la tv? La fiction racconta, infatti, il sentimento un po’ melodrammatico, smarrito e tragico, venato da dubbi di chi, a causa di un incidente, è rimasto in coma e ha fatto tabula rasa degli ultimi 8 anni della sua vita. Un periodo lungo da recuperare che si percorre tra i fantasmi dei tempi passati, e con il quale ci si può riconciliare solo attraverso la testimonianza e il giudizio altrui. Un cammino tortuoso che metterebbe ogni persona con le spalle al muro dovendo rendere conto di azioni e di uno stile di vita di cui non ci si sente responsabili. Stare vicino a chi soffre d’amnesia, inoltre, vuol dire armarsi di pazienza da un lato, per spiegare ciò che, invece, dovrebbe essere scontato e, dall’altra parte, andare oltre l’incredulità di chi pensa che una persona non possa non ricordare quanto le è accaduto. Vittoria Puccini, che ha ottenuto il successo con Elisa di Rivombrosa, anche qui veste i panni di una donna che deve lottare con tutta se stessa contro tanti calunniatori per ottenere un futuro sereno. Il ruolo di eroina affranta le è congeniale e il suo volto dal sorriso un po’ spento si presta molto bene per dare credibilità a chi il rispetto e la buona fama se li deve riconquistare quotidianamente in mezzo all’ostilità e all’apatia. Insieme con lei compaiono tanti beniamini del pubblico di Rai 1: da Giuseppe Zeno (a sinistra nella foto con la protagonista), a Stefania Rocca e Francesca Cavallin, fino a Flavio Parenti. Anche questo nuovo prodotto italiano purtroppo non riesce a dare spessore ai personaggi, tutti abbastanza scontati nelle loro mosse. Il pubblico non si accontenta di vedere dei bei volti, vuole di più. Se ne sono accorti anche gli autori di Che Dio ci aiuti 5 i quali hanno fatto vivere con successo a suor Angela una crisi di fede, non da smemorata, bensì in piena coscienza, per rendere così più credibile il suo personaggio. Una sfida vinta, la loro, anche in termini di audience, da cui Cotroneo e Rametta potrebbero imparare.

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