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Storia romanzata ma di gran successo

Dopo un grande battage pubblicitario è finalmente arrivata sugli schermi di Rai 1 la serie I Medici, pronta ad essere venduta all’estero ed eguagliare così i successi delle grandi serie televisive americane. Il cast, infatti, è internazionale e fra tutti spicca Dustin Hoffman, guest star di richiamo di questa nuova produzione.

Parole chiave: I Medici (1)
Storia romanzata ma di gran successo

Dopo un grande battage pubblicitario è finalmente arrivata sugli schermi di Rai 1 la serie I Medici, pronta ad essere venduta all’estero ed eguagliare così i successi delle grandi serie televisive americane. Il cast, infatti, è internazionale e fra tutti spicca Dustin Hoffman, guest star di richiamo di questa nuova produzione. La trama ha molto di romanzato rispetto ai documenti storici e narra le vicende successive alla morte di Giovanni Medici, capostipite della famiglia che governò Firenze per molti anni. Il figlio predestinato alla successione è Cosimo, aspirante artista, apparentemente meno portato al comando rispetto al fratello Lorenzo.
I fatti più che reali sono verosimili, così come le scenografie, mastodontiche in alcune scene di popolo, lasciano a desiderare in quanto a realismo. Tutto si svolge secondo uno scontato cliché dell’interpretazione della storia medioevale, dove si mescolano insieme battaglia e amore, fierezza virile e passioni amorose travolgenti, fede e corruzione della Chiesa, nobili ideali e uomini meschini. Nessuna sorpresa dunque per quanto riguarda lo scorrere delle puntate, con continui rimandi e flashback che disturbano la comprensione della trama perché mescolano senza stacchi marcati avvenimenti distanti fra loro una ventina d’anni. Il giallo di partenza su chi abbia avvelenato il patriarca dei Medici e il loro mecenatismo verso grandi artisti come Donatello e Brunelleschi mescolano a delle buone idee, dei dialoghi moderni nella forma, tipici di una mentalità incapace di rileggere il passato se non attraverso le lenti del presente. Il pubblico però ben sopporta tali inesattezze e ha premiato questa nuova produzione con un iniziale 30% di share, poi assestato al 25, dati da record. Il fascino dell’attore due volte premio Oscar non spiega da solo il successo. Occorre cercare più in là la chiave di tale vittoria che sbanca i dati Auditel. La bellezza del paesaggio toscano, un tuffo nel passato, l’epopea di un casato, il fascino un po’ demagogico e da tribuno della plebe unito a begli occhi azzurri del giovane Cosimo diventano così ingredienti che, anche se non sufficientemente amalgamati fra loro, lasciano un buon sapore al telespettatore. La casa di produzione Lux Vide ancora una volta coglie nel segno e intuisce i gusti del pubblico. Il Medioevo conserva intatto il suo fascino e serve per raccontare una fiaba moderna. I fatti antichi, d’intrighi e violenza, connaturali a quel periodo storico non paiono poi così distanti dalle malefatte dei giorni nostri.

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