Pentagrammi
stampa

Un prezioso saggio di Arciuli per conoscere la musica colta contemporanea

Ecco un libro prezioso che ogni persona di cultura dovrebbe procurarsi al più presto: La bellezza della nuova musica, scritto dal pianista Emanuele Arciuli

Ecco un libro prezioso che ogni persona di cultura dovrebbe procurarsi al più presto: La bellezza della nuova musica, scritto dal pianista Emanuele Arciuli (finalmente un libro di divulgazione scritto non da un divulgatore di professione, ma da un musicista-musicologo di alto profilo, che si mette al servizio del vasto pubblico) per le edizioni Dedalo. Esiste infatti un paradosso stridente, nella fruizione della musica, vale a dire la più completa ignoranza di ciò che riguarda la produzione colta contemporanea, laddove per “contemporaneo” hanno da intendersi gli ultimi cento anni almeno. Arciuli, nella snella misura di un’ottantina di pagine, provvede ad elencare e commentare con singolare nitore – e con una semplicità adattissima al lettore non specialista – una nutrita serie di compositori e di opere che nell’ultimo secolo ha portato appunto “bellezza” ai nostri tempi, che di quella dimensione, ad un tempo di senso, conoscenza e percezione, hanno estremo bisogno.
L’autore mostra di sapersi adattare magnificamente alla tecnica del tempo: per molte delle opere citate è presente un codice Qr da scansionare, in modo da connettere il cellulare o il lettore Mp3 immediatamente a un file in rete, in modo da ascoltare la musica analizzata. In questo modo, le parole di Arciuli possono essere apprezzate grazie all’esperienza viva del suono, così che il discorso critico scorre come una narrazione ad un tempo evocativa ma precisa, dettagliata. Cosa che è assolutamente necessaria per farsi strada nell’estetica e nella poetica d’oggi: Arciuli stesso sottolinea l’impossibilità della riduzione all’unità dell’esperienza musicale del ’900 e dei primi anni del nuovo millennio, dal momento che tante cose differenti sono accadute, indipendenti, persino contrastanti, con una varietà stilistica sconosciuta ai secoli precedenti. Se prendiamo la fine degli anni ’40, cosa può esserci in comune tra il pre-minimalismo di John Cage, lo sperimentalismo radicale di Pierre Boulez e il neoromanticismo di Samuel Barber? Assolutamente nulla, ma proprio in questo caleidoscopio di soluzioni diverse si rifrange la ricchezza e la possibilità di conoscenza che la musica può offrire.
In questa prospettiva multiforme, secondo l’autore, è in gioco non solo la cultura e l’estetica, bensì un’etica dell’ascolto a tutto tondo. Senza evocare ecumenismi fuori luogo, Arciuli auspica più attenzione per i tanti tasselli di cui si compone il paesaggio sonoro, consapevole pur tuttavia di quanta difficoltà questa apertura porti con sé: la musica infatti non è sempre una porta aperta, “qualche volta è un forziere che richiede un grimaldello, altre volte la chiave non c’è e per aprire il forziere devi usare un esplosivo”. Le metafore di Arciuli mostrano il problema ultimo di ogni percezione poetica, in fondo, e allo stesso tempo, implicitamente, additano il problema dell’educazione musicale. Perché di certo anche Montale o Eliot, Kandinsky o Picasso necessitano di “grimaldelli” o di “esplosivi” per essere compresi, eppure il sistema culturale italiano quegli esplosivi e quei grimaldelli in gran parte li fornisce. Non così accade per la musica, e massimamente per la nostra musica. Ecco allora che questo libro assolve un compito civile non indifferente, raccontando le opere fondamentali di Stockhausen come di Ligeti, di Berio, di Adams: nomi che si stagliano tra i più importanti creatori di quella bellezza musicale contemporanea, ancora, per accostarsi alla quale questo libro è ottimo viatico.

Tutti i diritti riservati
Un prezioso saggio di Arciuli per conoscere la musica colta contemporanea
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento