Editoriale
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Turisti di prossimità

Quella di quest’anno (purtroppo) molto particolare si prospetta come un’estate all’insegna del turismo di prossimità, vista la situazione di pandemia che quantomeno sconsiglia lunghi viaggi, soprattutto all’estero...

Parole chiave: Editoriale (380), Turismo (39), Alberto Margoni (64)

Quella di quest’anno (purtroppo) molto particolare si prospetta come un’estate all’insegna del turismo di prossimità, vista la situazione di pandemia che quantomeno sconsiglia lunghi viaggi, soprattutto all’estero. Già da queste prime settimane l’impressione è che chi se lo può permettere (perché molta gente non potrà fare neppure un giorno di ferie, alla faccia dei tanto decantati bonus vacanze) preferisca trascorrere fuori casa qualche week-end piuttosto che un’intera settimana. E così molte località turistiche, anche gardesane, sono insolitamente tranquille dal lunedì al venerdì mattina, mentre tornano a brulicare di gente dal venerdì sera alla domenica. La Lessinia risulta essere particolarmente attrattiva, soprattutto per quanto riguarda l’alloggio in appartamento. In certe località non se ne trova uno libero. Del resto l’aria fresca e salubre, la possibilità di effettuare camminate non particolarmente impegnative, la bellezza di contrade e paesi curatissimi fin nei minimi dettagli, la vicinanza alla città ne stanno decretando il successo e non solo per le persone avanti con gli anni, da sempre affezionate alle terre alte – ma non troppo – veronesi.
Questo ritorno al turismo vicino a casa, anche al di fuori dei confini provinciali, costituisce inoltre una salutare boccata d’ossigeno per tante strutture ricettive che a causa del lockdown hanno potuto iniziare la stagione, pur tra mille difficoltà, solo a giugno anziché a Pasqua, come tradizionalmente avviene. E che quest’anno dovranno far fronte al mancato afflusso di tanti turisti stranieri, tradizionali habitué di alberghi e campeggi sul Garda.
Per una vacanza che sia ristoratrice non solo del corpo ma anche dell’anima vanno inoltre segnalate le opportunità offerte dai santuari dislocati sul nostro territorio e che presentiamo in queste settimane all’interno del giornale.
Alla luce di tutto questo possiamo davvero fare nostro l’augurio espresso da papa Francesco nell’ultima udienza generale di giugno: «Il periodo estivo possa essere tempo di serenità e una bella occasione per contemplare Dio nel capolavoro del Suo creato». Considerando le bellezze del territorio nel quale viviamo, non abbiamo neppure bisogno di spostarci molto lontano da casa.

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