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Altro giro in giostra per non spegnere le luci del Luna Park

di FRANCESCA GARDENATO
A Desenzano del Garda la storia continua grazie alla famiglia Piccaluga 

Altro giro in giostra per non spegnere le luci del Luna Park

di FRANCESCA GARDENATO
Per i desenzanesi il Luna Park è sinonimo di famiglia Piccaluga. Probabilmente frequentavano la città gardesana già dalla fine dell’Ottocento quando, ricorda Lorenzo Piccaluga, le giostre erano altalene e gabbie che si spingevano con la forza di braccia e gambe ed erano trainate dai cavalli. A quei tempi non c’era la corrente elettrica e il bisnonno giungeva sul Garda con la sua comitiva, montando le giostre anche in inverno, esattamente là dove arrivava il treno. Per la gente del posto era una vera festa.
Il ricordo di oggi arriva con certezza fino al 1901, quando nasceva Michele Piccaluga, che di Lorenzo era il nonno. Era lui che negli anni Settanta portava le sue attrazioni alla Maratona, vicino ai binari della vecchia ferrovia, in pieno centro storico. Quel Michele giostraio aveva un figlio, Angelo, il quale mise al mondo quattro maschi e una femmina con la moglie Nella, una giovane di Cremona, conosciuta in una delle tante serate del Luna Park. La ragazza, innamoratasi dell’affascinante giovanotto giostraio, si unì pure lei alla carovana. Nonno Angelo però non andava d’accordo col padre Michele e, dopo l’ennesima discussione, si prese una pausa dal Luna Park e andò a lavorare in azienda. Qui imparò a fabbricarsi le attrazioni e creò lui stesso un nuovo Luna Park, staccandosi dal padre. Alla nascita di ogni figlio, aggiungeva una giostra nuova da lasciare in eredità. E intanto il Luna Park si allargava.
Gli eredi Luigi, Lorenzo, Giovanni, Stefano e Manuela intanto crescevano. A Lorenzo è rimasta la sala giochi. A Giovanni l’autoscontro, passato dal figlio Marco. Manuela gestisce il bruco-mela. E avanti così, ogni figlio un’attrazione da consegnare a figli e nipoti. Una storia che continua, viaggiando ogni mese di città in città. A Desenzano il Luna Park ha cambiato varie sedi. Negli anni Ottanta si è spostato a Rivoltella, nella zona dell’attuale Green Residence e, dopo ancora, alla Spiaggia d’oro, dove chissà quanti ragazzi ha fatto innamorare. Le giostre a due passi dal lago, al chiaro di luna, e l’emozione del primo bacio.
«Quando montavamo alla Spiaggia d’oro – ricorda Lorenzo – non c’erano i cellulari, non c’era neppure la discoteca Genux né tantomeno i centri commerciali. Il Luna Park era una attrazione forte. Tante cose sono cambiate, ma noi siamo ancora qui. Ci siamo rinnovati e torniamo ogni anno. Non ci siamo fermati neppure nell’anno del Covid». Sono una quarantina le famiglie al seguito del Luna Park di Desenzano che, proprio in questi giorni, sta raggiungendo il Basso Garda. Una settimana di lavoro per “traslocare” e allestire le attrazioni in località Monte Mario, vicino al McDonald’s e all’autostrada, in quella zona nota come “La Perla”. Sono in tanti a lavorarci e, tra loro, ci sono anche i figli e nipoti di Lorenzo. «La cosa più faticosa – racconta Marco Piccaluga, nipote di Lorenzo – è spostare tutto. Ci serve una settimana di lavoro intenso, dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Una volta stabiliti, si comincia: tagliamo l’erba del campo e prepariamo il parco divertimenti. Cerchiamo sempre di arrivare in punta di piedi per non disturbare la gente del posto. Il Luna Park è la nostra vita, noi Piccaluga siamo i promotori, ma ci sono tante famiglie che collaborano, ciascuna con la propria attrazione. Siamo una comunità e ognuno di noi è responsabile della buona riuscita del Luna Park». La giornata al campo inizia intorno alle 9. Manutenzione e pulizie, per riaprire puntuali alle 20.
«La vita nelle roulotte fa parte della nostra cultura», spiega ancora Marco. «La casa mobile è una casa a tutti gli effetti, accogliente e con tutti i comfort, e ci dà la sensazione di vivere all’aperto, a contatto con l’esterno. Apri la porta e vedi subito il cielo! Difficilmente qualcuno di noi, una volta fermo, riesce a vivere in appartamento». Il vero tasto dolente è la scuola. «Oggi con la didattica on line ci sono più possibilità di studio in modo continuativo. Fino a ieri eravamo abituati a cambiare scuola ogni mese: dove ci spostavamo ci inserivamo in una classe diversa. E chi voleva proseguire con le superiori doveva fare enormi sacrifici, come mia sorella che ha fatto chilometri per poter finire l’alberghiera». Marco già sapeva che avrebbe fatto il giostraio da grande. Ha 28 anni e a ottobre si sposa. Mentre ci mostra le foto della sua nuova casa mobile, quella che diventerà il loro nido d’amore, racconta come a volte non sia facile condividere la propria passione con chi ami se non è nomade. «La mia compagna ha dei gonfiabili ed è, come me, abituata a spostarsi; da dopo l’estate si unirà al Luna Park. Ci siamo trovati perché facciamo lo stesso lavoro. Non è sempre vero che ci si sposa tra giostrai, ma tra simili sicuramente ci si capisce meglio. È una vita che non piace a tutti».
Gli autoscontri, il “calcinculo”, la sala giochi e le attrazioni più moderne stanno tornando a Desenzano e sono uno dei simboli dell’estate: fino al 28 agosto, il Luna Park aprirà i battenti per rimanere sul lago circa due mesi. «Ogni anno investiamo per aggiungere qualcosa di nuovo – rivela Marco Piccaluga – e quest’estate vogliamo far divertire ancora di più nostri ospiti, portando una novità direttamente dagli Stati Uniti: “Disco Musik”, un disco rotante che si innalza a dieci metri, in grado di farci girare a una forza pari a quattro volte quella gravitazionale. E, visto il successo del “Black Mamba”, la novità dello scorso anno, capace di far provare ai visitatori una forte emozione a 40 metri d’altezza, girando ad una velocità di circa 90 chilometri orari, lo riproponiamo anche in questa edizione». Questo è il progresso, rimarca zio Lorenzo.
«Se una volta i giovani si trovavano alla sala giochi e ci stavano per ore, i ragazzi di oggi vogliono andare in alto, cercano emozioni. Il Luna Park piace sempre, ma il pubblico è più esigente. E noi vogliamo stare al passo con le esigenze del pubblico». Poi ci sono gli eventi del venerdì sera, che vogliono mettere al centro tutti, confermando la particolare attenzione per il sociale e la collaborazione con le associazioni del territorio. «Siamo da sempre attenti al sociale – sottolinea Lorenzo –. Desideriamo essere vicini a chi è meno fortunato e merita dei momenti di divertimento, serenità e leggerezza e magari non se li può permettere». Tra i vari eventi in programma, c'è la Festa della famiglia il 5 agosto, con giostre scontate per tutti. Apertura alle 20, parcheggio ed entrata sempre gratuiti.

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