Ai preti novelli l’abbraccio di noi tutti

Cari Francesco, Nicola, Giacomo, Francesco e Claudio non siete soli: Gesù è con voi, la nostra Chiesa è con voi. Maria santissima, Madre dei sacerdoti e Madre di misericordia, vi accompagna nella missione. E poi c’è un presbiterio veronese ancora vivace e vitale che vi attende con stima e speranza. Posso dirlo senza ragione alcuna di errore anche a nome di tutti i sacerdoti e dei fedeli veronesi: vi vogliamo bene ancor prima di conoscervi e prima di vedere le vostre abilità applicate sul campo del Signore che è la nostra amata diocesi di san Zeno.
Siete ordinati preti per una Chiesa che è immersa nella crisi dei tempi attuali, ed è essa stessa nella delicata fase di transizione e di passaggio epocale. La stessa identità del prete, per secoli ancorata ad un cliché collaudato, è in evoluzione e voi sarete preti per una “Chiesa-sinodo”. In questi tempi di cambiamenti e di pericoli accresciuti a causa della società secolarizzata, farcita di materialismo ed edonismo, di rischi comunicativi e informatici, che portano nelle nostre case, perfino nelle nostre tasche, schizzi di fango, i miti del potere, della priorità dell’apparire e dalla spudoratezza, la fedeltà a Cristo e la perseveranza è un dono che va coltivato giorno dopo giorno, con una intensa vita spirituale, nella convinta e fedele azione sacramentale e nella fraternità del presbiterio.
Cari fratelli, lo Spirito Santo vi ha consacrati dando pienezza alla vostra vocazione di discepoli di Gesù. La comunità dei fedeli, ma anche un altro vasto repertorio di varia umanità beneficerà di voi, del fatto che ci siete e del miracolo che l’amore di Gesù ha acceso nei vostri cuori la disponibilità a lasciare tutto per seguirlo e servirlo in ogni fratello e sorella che la provvidenza vi metterà accanto lungo il cammino della vita.
Il Signore vi ha dato intelligenza e cuore sufficienti per portare fino in fondo questa scelta che rimane un grande mistero. Qualcuno vi capirà, qualcuno no; qualcuno vi aiuterà, qualcun altro vi ostacolerà, ma voi non siete soli: oggi siete attorniati e al centro della festa, domani sarete immersi nella quotidianità più intricata, sta a voi farne un angolo di paradiso.