Condiscepoli di Agostino
stampa

Monica: sposa paziente e portatrice di pace

È sempre un dato interessante la biografia di una madre fatta da un figlio. Nel caso specifico, da Agostino che volle evidenziare la personalità della madre, soprattutto l’incisività della sua preghiera sulla stessa conversione del figlio Agostino, dunque sulla sua stessa svolta radicale.

È sempre un dato interessante la biografia di una madre fatta da un figlio. Nel caso specifico, da Agostino che volle evidenziare la personalità della madre, soprattutto l’incisività della sua preghiera sulla stessa conversione del figlio Agostino, dunque sulla sua stessa svolta radicale. Narra la sua educazione. Ma insiste specialmente sul suo comportamento nei confronti del marito, Patrizio alquanto collerico e troppo frequentemente infedele: “Educata, dunque, in modo pudico e sobrio e da te sottomessa ai suoi genitori più che dai genitori a te, quando per la pienezza degli anni fu fatta nubile, data in sposa ad un uomo, lo servì come un padrone e si adoperò per guadagnarlo a te, parlandogli di te attraverso i suoi comportamenti, con i quali la facevi bella e amabile con rispetto e mirabile per suo marito. Pertanto tollerava le infedeltà coniugali, in modo da non manifestare mai risentimento nei riguardi di nessuna faccenda con il marito. Aspettava infatti la tua misericordia su di lui, in modo che, credendo in te, diventasse casto. Del resto era particolarmente affettuoso, ma nello stesso tempo infuocato d’ira. Ma lei aveva imparato a non opporre resistenza al marito quando era adirato, non soltanto con il suo agire, ma nemmeno a parole. Una volta infranta l’ira e acquietatosi, quando ne vedeva l’opportunità, gli rendeva conto del suo comportamento, se egli si era lasciato prendere dall’ira in modo alquanto sconsiderato”.
Più volte ebbe a subire le obiezioni delle amiche che non capivano il motivo di tanta sopportazione, dal momento che esse, ben meno maltrattate di Monica, si ribellavano e si lamentavano in pubblico. Ecco l’edizione di Agostino che fa risaltare l’eccezionalità della pazienza di sua madre nei confronti di suo padre: “Poi, quando molte matrone, i cui mariti erano più mansueti, portavano i segni delle percosse su una faccia deturpata, nei loro dialoghi tra amiche esse redarguivano la vita dei mariti, questa (redarguiva) la loro lingua, e in forma scherzosa e ammonendole che dal momento che si erano sentite proclamare le tavole (del contratto) che vengono chiamate matrimoniali, avrebbero dovuto considerarlo come il documento mediante il quale si erano fatte ancelle; di conseguenza, memori della condizione non era opportuno insuperbire nei confronti dei padroni. E poiché esse restavano stupite sapendo quale feroce coniuge sopportasse, mai si udì o con qualche indizio palesò il fatto che Patrizio abbia picchiata la moglie o che con un litigio domestico tra di loro anche per un sol giorno siano stati in disaccordo, e alla domanda fatta in confidenza sulla causa (di questo comportamento) lei (Monica) insegnava loro il suo criterio preciso, che sopra ho ricordato”. Certo, erano altri tempi: secondo il diritto romano, che comunque era tra i più avanzati, la moglie doveva essere sottomessa in tutto al marito che doveva considerare persino come un padrone.
Grazie alla sua pazienza e mitezza, Monica riuscì a farsi benevola persino la suocera: “Con il rispetto riuscì a vincere anche la suocera, che in un primo momento era irritata contro di lei per i chiacchiericci delle cattive ancelle, perseverando nella tolleranza e nella mansuetudine”. Ed era diventata la confidente di tante persone che la stimavano per la sua capacità di far riportare la pace: “Dove poteva si offriva come paciere tra le persone, chiunque esse fossero, che si trovavano in dissidio e in discordia... Questa era lei, avendo te come maestro interiore nella scuola del cuore”. Ma l’impresa più importante cui mirava, dopo la conversione del figlio Agostino o nel medesimo tempo, era la conversione del marito Patrizio, morto a soli 42 anni dopo aver ricevuto il Battesimo: “Alla fine guadagnò a Te anche suo marito giunto ormai agli estremi della vita mortale” e nei confronti dei figli: “Aveva allevato i figli partorendoli tante volte quante li vedeva allontanarsi da te”.

Tutti i diritti riservati
Monica: sposa paziente e portatrice di pace
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento