Una giornata particolare
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Non tutto è Black friday o Cyber monday: il dono rimane il miglior modo per un mondo migliore

Il personaggio di Joker, tornato alle luci della ribalta per l’omonimo film, in una sua precedente apparizione cinematografica (Il cavaliere oscuro, 2008), suggeriva: «Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis». Il tutto dentro una macabra ironia...

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Il personaggio di Joker, tornato alle luci della ribalta per l’omonimo film, in una sua precedente apparizione cinematografica (Il cavaliere oscuro, 2008), suggeriva: «Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis». Il tutto dentro una macabra ironia. Macabra perché quei soldi vengono dai mafiosi di Gotham e sono legati alla promessa di uccidere Batman per riportare la città in mano ai malvagi. Ironia perché Joker poi brucia i soldi, dato che le cose che piacciono a lui costano poco (dinamite, proiettili e benzina) e soprattutto è totalmente anarchico: ovvero non vuole rimanere dentro alcuna logica, nemmeno a quella del mercato.
Un’azione che sorprende tutti nel film e anche nella vita, dato che quella logica ci pervade e rischia di renderci più pazzi e mostruosi di lui. Un sistema, tra l’altro, che si autoalimenta con iniziative sempre nuove, come il Black friday e il Cyber monday. Il primo, che letteralmente significa “venerdì nero”, è legato al primo giorno feriale dopo quello del Ringraziamento negli Stati Uniti (il quarto giovedì di novembre). È quindi feria per il calendario religioso e civile, ma festa per il mercato, grazie alle ormai tradizionali occasioni e promozioni che permettono un incremento enorme di vendite in un periodo altrimenti un po’ “morto”.
Quest’anno verrà celebrata venerdì 29 novembre, seguita il lunedì successivo (2 dicembre) dal Cyber monday ovvero la versione elettronica con grandi ribassi per i prodotti elettronici.
In contrasto con queste due iniziative e più in generale contro questa logica commerciale, nel 2012 è nata la Giornata mondiale del dono, provocatoriamente posta proprio in successione. Dopo il venerdì dell’acquisto tradizionale e il lunedì di quello on line, ecco l’occasione per «celebrare e diffondere la cultura del dono», come affermano gli organizzatori. In questi anni il movimento #GivingTuesday – nato dalla ong 92Y Street di New York e dalla Fondazione delle Nazioni Unite – ha assunto dimensioni globali unendo singoli, comunità, organizzazioni e istituzioni.
Per l’Italia, martedì 3 dicembre vedrà la terza edizione, con l’invito a «partecipare a progetti di solidarietà e intraprendere azioni per rendere questo mondo, un mondo migliore». Ognuno può scegliere cosa e come donare: denaro, oggetti, tempo, sorrisi o abbracci, in privato o attraverso le piattaforme on line givingtuesday.it e ungiornoperdonare.it.
Questa Giornata appare una provocazione-occasione in continuità, chissà quanto voluta e consapevole con il magistero di papa Giovanni Paolo II. Nel suo messaggio per la Quaresima 2003 ammoniva che nella nostra epoca “la persona è spesso sollecitata da messaggi che, in forma insistente, aperta o subdola, esaltano la cultura dell’effimero e dell’edonistico”. Ma poi, con la sua grande fiducia nell’uomo, ricordava: “L’inclinazione al dono è insita nel fondo genuino del cuore umano: ogni persona avverte il desiderio di entrare in contatto con gli altri, e realizza pienamente se stessa quando agli altri liberamente si dona”.

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