Una giornata particolare
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Anche lo studente ha il suo giorno per far capire a tutti l’importanza dello studio

Nell’estate 2019 divenne virale in tutto il mondo un breve video con protagonista l’undicenne peruviano Víctor Martín Angulo Córdoba, che alcune telecamere di sorveglianza ripresero mentre faceva i compiti in strada, alla luce del lampione

Anche lo studente ha il suo giorno per far capire a tutti l’importanza dello studio

Nell’estate 2019 divenne virale in tutto il mondo un breve video con protagonista l’undicenne peruviano Víctor Martín Angulo Córdoba, che alcune telecamere di sorveglianza ripresero mentre faceva i compiti in strada, alla luce del lampione. Infatti la povertà familiare gli impediva di avere la corrente elettrica, ma lui non voleva lasciarsi bloccare nel suo desiderio di studiare e così realizzare il sogno di poter (da adulto) lottare contro il male, magari come poliziotto antidroga. La reazione fu unanime: commozione da parte di tutti, con il ricco impresario Yaqoob Yusuf Ahmed Mubara che dal Barhein si mosse per dare un aiuto a lui e ai suoi compagni di studi a Moche. Qualcuno inoltre si confermò nell’idea che studiare è un atto rivoluzionario. Ce lo ricorda bene anche la Giornata internazionale dello studente, fissata il 17 novembre per commemorare i giovani cecoslovacchi che nel 1939 persero la vita per opporsi pubblicamente alle autorità naziste. Approfondendo la storia, come l’istruzione ci insegna, scopriamo che alcune settimane prima, precisamente il 28 ottobre, nel Protettorato di Boemia e Moravia (come allora era chiamato) occupato dai nazisti, gli studenti della facoltà di medicina dell’Università Carolina di Praga organizzarono una manifestazione contro il regime, che le autorità sedarono con la forza, colpendo con un’arma da fuoco Jan Opletal, che morì l’11 novembre. Quattro giorni dopo, migliaia di giovani accompagnarono il feretro volendo dare dimostrazione della loro opposizione al regime. Le conseguenze a questa loro azione furono gravissime: 1.200 tra studenti e docenti furono arrestati e deportati in un campo di concentramento, nove di loro furono giustiziati senza processo il 17 novembre, tutti gli istituti di istruzione superiore furono chiusi. Apparentemente il gesto di questi giovani non servì a nulla e fu tutto uno sforzo inutile, ma il seme da loro piantato germogliò, fece spuntare proprio in piena guerra (1941) il segno importante della Giornata internazionale degli studenti e soprattutto donò il frutto di una nuova società libera dall’ignoranza e dall’impossibilità di esercitare un pensiero critico. Tra le manifestazioni più importanti legate a questa Giornata, sicuramente quella di Praga del 1989, quando i giovani furono caricati dalle forze di polizia, a cui seguì la proclamazione di uno sciopero generale e la cosiddetta Rivoluzione di velluto. Oggi che il diritto allo studio appare garantito, in molti dicono che negli studenti dovrebbe scattare la rivoluzione di vivere questo impegno con responsabilità e di lottare contro una società basata sull’analfabetismo funzionale, che garantisce le abilità necessarie per la vita quotidiana (leggere, scrivere, calcolare) e l’accesso alle informazioni, ma non rende capaci di comprenderle, valutarle e usarle. A tempi di crisi si può rispondere con rivoluzioni creative, come fecero a inizio XX secolo dove combatterono la disoccupazione rurale con l’innalzamento del livello d’istruzione.

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