Una soap opera turca dove il dramma prevale sui buoni sentimenti
Mediaset da più di qualche anno è la miglior acquirente di tante soap opera prodotte in Turchia. The family, ora in onda su Canale 5, è una delle ultime di questa lunga serie. La storia pone alla ribalta le vicende di una famiglia criminale molto nota di Istanbul il cui capostipite, proprietario di una discoteca, si innamora della sua terapeuta contro il parere di tutti i suoi parenti, a cominciare dalla madre, donna energica e vendicativa...

Mediaset da più di qualche anno è la miglior acquirente di tante soap opera prodotte in Turchia. The family, ora in onda su Canale 5, è una delle ultime di questa lunga serie. La storia pone alla ribalta le vicende di una famiglia criminale molto nota di Istanbul il cui capostipite, proprietario di una discoteca, si innamora della sua terapeuta contro il parere di tutti i suoi parenti, a cominciare dalla madre, donna energica e vendicativa. Questo fatto che rompe gli schemi della radicata tradizione legata ai vincoli di sangue fa scoppiare una continua serie di conflitti che arrivano anche al rapimento, all’assassinio, all’istigazione al suicidio.
La narrazione, dunque, ha poco i colori della commedia sentimentale quanto più fortemente quelli del dramma che pur risparmiando al telespettatore scene cruente, tuttavia evidenzia una certa ferocia nel linguaggio e nell’ordire inganni intrisi di odio. Il protagonista Aslan, malfattore psicopatico, e la dottoressa Devin che l’ha in cura, entrambi dal carattere volitivo, pur tra mille contraddizioni fanno di tutto per proteggere il loro amore dalla violenza che ruota inesorabile attorno alle loro vite, non sempre riuscendo a restarne incolumi, ma al tempo desiderosi che l’affetto che li lega sia più forte di ogni cosa. La radicalità dei sentimenti provati dai diversi personaggi è il potente motore delle vicende, dove tutto viene inasprito in un continuo conflitto senza esclusione di colpi, ma al tempo stesso l’esasperazione delle emozioni si trasforma in fragilità affettiva e comportamentale.
Il programma si ispira alla famosa serie statunitense I Soprano, dove un capoclan della mafia si vede costretto a rivolgersi a una psicanalista a causa dei suoi attacchi di panico e di un intrigato legame familiare. L’aver superato il 15% di share premia i dirigenti televisivi che mandano in onda questa seconda e ultima stagione dello sceneggiato centellinandola in 55 puntate dalla durata di 10 minuti intendendo così, dopo le ore dedicate a questo genere di storie a cominciare da Beautiful, fare da traino all’informazione e all’intrattenimento proposti da Pomeriggio cinque.
I fedeli appassionati della soap opera agognano il gran finale dove, anche a scapito di qualche morto lasciato sul campo e di qualche tremendo segreto inconfessabile, a vincere sia l’amore tra i due protagonisti come in una versione aggiornata di Romeo e Giulietta. Alla fine la tenerezza dei sani legami affettivi potrebbe avere la meglio sui vincoli malsani vissuti da questa famiglia televisiva.
Giuseppe Begnigni
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