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Se l’emozione prevale sulla divulgazione

Con Freedom – Oltre il confine Roberto Giacobbo (nella foto) prosegue – ora su Rete 4 – il suo viaggio che dura da 16 anni alla scoperta di quanto di bello e magari anche un po’ misterioso ci sia sul nostro pianeta...

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Se l’emozione prevale sulla divulgazione

Con Freedom – Oltre il confine Roberto Giacobbo (nella foto) prosegue – ora su Rete 4 – il suo viaggio che dura da 16 anni alla scoperta di quanto di bello e magari anche un po’ misterioso ci sia sul nostro pianeta. Con sempre molto entusiasmo ed enfasi sopra le righe presenta ogni nuovo luogo, ogni inedita situazione come fosse la più strabiliante e la più straordinaria. Nel suo peregrinare non vuole che alcun luogo gli possa rimanere precluso. Il suo, appunto, come dice il titolo, è un desiderio di libertà, di muoversi di là di ogni ostacolo o limite precostituito. Così si può trovare il presentatore in eguale misura ad ammirare un presepio particolare, a salire su una piramide o ad interessarsi alla cura degli alveari. Non c’è alcun filo che lega insieme le diverse parti di ogni puntata, solo il mero assemblaggio di riprese avvenute in modi e tempi diversi. Il programma è, dunque, un collage di brevi documentari diversi, di cui alcuni sono riproposti, dopo la prima serata del giovedì sera, anche il sabato pomeriggio. Questi potrebbero comparire indifferentemente in ognuno dei tanti programmi simili presenti in ogni canale televisivo che si occupano di far conoscere le bellezze del nostro pianeta. Anche se il nome è diverso (su Rai 2 si chiamava Voyager), lo stile è rimasto identico. Giacobbo, infatti, da molto tempo si vuole presentare come un’alternativa a Piero Angela, ma è palese la sua inferiore capacità divulgativa, come anche la cura di certo meno attenta e precisa nel girare, montare e diffondere i diversi reportage. Il conduttore più che a far ragionare e spiegare i grandi spettacoli della natura o costruiti dall’ingegno dell’uomo, punta a trasmettere ai telespettatori le sue emozioni intense provate di fronte a ciò che si vede. Egli, infatti, si pone più come testimone che come insegnante, per rendere partecipi di quanto stia vivendo in prima persona. Finora il 6% di quanti la sera accendono il televisore lo seguono nei suoi viaggi, una percentuale in linea con la media di Rete 4. Giacobbo più che ascoltare e far tesoro di quanto è detto dalle persone che abitano in un luogo speciale o sono esperti di un tale monumento o paesaggio, preferisce fare tutto da solo. Il suo appassionato tentativo di correre libero oltre qualsiasi confine ha bisogno di preparazione e di studio, non può ridursi alla mera esperienza di chi spavaldo va all’avventura.

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