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Povera non è l’Italia, bensì certa politica

Povera patria cantava quasi trent’anni fa Franco Battiato, pensando sconsolato a tutto ciò che non funzionava nel nostro Paese pieno di contraddizioni e ipocrisie. Il direttore di Rai 2 Carlo Freccero ha voluto lo stesso titolo e lo stesso spirito per questo nuovo appuntamento settimanale di seconda serata...

Parole chiave: Povera Italia (1), Tv (33), Talk show (4), Rai Due (3), Annalisa Bruchi (3)
Povera non è l’Italia, bensì certa politica

Povera patria cantava quasi trent’anni fa Franco Battiato, pensando sconsolato a tutto ciò che non funzionava nel nostro Paese pieno di contraddizioni e ipocrisie. Il direttore di Rai 2 Carlo Freccero ha voluto lo stesso titolo e lo stesso spirito per questo nuovo appuntamento settimanale di seconda serata. Davanti alle telecamere si parla naturalmente di politica, avendo ricevuto il testimone da Night Tabloid, trasmissione andata in onda fino a qualche settimana fa con lo stesso staff redazionale, la medesima conduttrice Annalisa Bruchi (al centro della foto) e con identici collaboratori. Tuttavia un vigoroso cambio di passo marca la differenza tra i due programmi. Il talk show licenziato dai teleschermi era generalmente tranquillo nei toni, mentre in questa nuova formula si privilegia un ritmo più veloce di confronto, un modo più battagliero di esporre le proprie idee, la ricerca della contrapposizione auspicata e incoraggiata. La presentatrice, con il suo piglio da professoressa, resta sempre diritta in piedi vicino ai banchi di quelli che deve interrogare, intenta a valutare la preparazione dei suoi alunni, mentre le fanno da corona i numerosi servizi in esterna che rilanciano temi e polemiche. Il famoso e abusato teatrino della politica aggiunge così una nuova tappa nel suo lungo percorso per far diventare l’azione di governo e opposizione uno spettacolo capace di attirare spettatori.
La televisione si conferma ottima vetrina perché gli esponenti di spicco dei partiti possano farsi conoscere suscitando polemiche e contrasti.
Freccero mette in atto così il suo desiderio di proporre nuove sperimentazioni per il piccolo schermo, tentando di raccontare la vita e le opere dei nostri governanti come fosse un salotto improntato al gossip. Senza questo mordente, ben pochi resterebbero sintonizzati su temi così pesanti ma altrettanto decisivi come quelli politici.
A essere povera e avara di prospettive non è la solo la nostra nazione ma ancora di più le nuove generazioni poco inclini all’ottimismo. Povero è anche il risultato dell’audience (lo share si ferma sotto il 4%) e altrettanto scontate le idee degli autori. Quindi titolo più azzeccato non c’era, anche se meglio si poteva precisare che a essere misera non è l’Italia, bensì prima di tutto la politica.

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