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Gli spettatori s’immedesimano per sentirsi più bravi

È sempre il mondo della scuola a tenere banco sul piccolo schermo. Back to school è l’impresa messa in campo da Nicola Savino (nella foto) con alcuni personaggi famosi ai quali far ripetere una specie di esame di quinta elementare...

Parole chiave: Back to school (1), Nicola Savino (2)
Gli spettatori s’immedesimano per sentirsi più bravi

È sempre il mondo della scuola a tenere banco sul piccolo schermo. Back to school è l’impresa messa in campo da Nicola Savino (nella foto) con alcuni personaggi famosi ai quali far ripetere una specie di esame di quinta elementare, che una volta si sosteneva a conclusione del ciclo della scuola primaria. Attraverso un insegnamento personalizzato questi studenti adulti si preparano alla prova aiutati da bambini particolarmente studiosi che fungono da “maestrini”. Un gruppo d’insegnanti veri li interroga poi nelle diverse materie. Il programma, tra riprese girate in esterna in un Istituto di Monza e quanto invece accade nello studio televisivo, sembra la versione per l’infanzia de Il Collegio, reality a tema scolastico che aveva come protagonisti degli adolescenti.

Questi particolari alunni con la loro ospitata televisiva interpretano dei divertenti siparietti in cui recitano la parte degli scolari indisciplinati che trovano continuamente scuse per non arrivare preparati alla lezione e quindi con qualche difficoltà riescono a dimostrare quanto hanno appreso davanti ai piccoli maestri. La trasmissione ha un po’ il sapore della commedia casalinga di carnevale, dove recitano malamente, tra gli altri, personaggi onnipresenti nei salotti televisivi come Vladimir Luxuria, Ignazio Moser e Giulia Salemi, che devono la loro popolarità non a speciali doti artistiche, ma alla voglia di suscitare sempre nuovi scontri verbali. Savino, poliedrico autore e conduttore radiofonico e televisivo, dirige questo istituto scolastico che ha ben poco di professionale. L’Auditel ha premiato il programma con quasi il 10% di share, segno che al pubblico piace molto la dinamica che intercorre tra esaminato magari timoroso e giudice severo, meccanismo che spopola in tanti altri programmi di successo, da Amici a Ballando con le stelle, fino alle innumerevoli gare televisive per aspiranti cuochi. Alla gente piace vedere gli altri messi alla prova e avere la possibilità di misurarsi, senza l’imbarazzo delle telecamere, nel dare la risposta esatta alla domanda posta al personaggio televisivo. Una sorta d’identificazione a distanza che, data la fattibilità dell’esame, crea certamente un compiacimento nel telespettatore che in cuor suo può dire di essere preparato quanto o anche più di quel volto noto. Il programma, dunque, potrebbe anche avere come titolo quello di un film con una trama uguale a questa: Immaturi.

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